In relazione alla proposta di eliminare il vincolo triennale di permanenza per i docenti neoimmessi in ruolo nel 2015, da includere nella prossima legge di Stabilità, i Docenti Immobilizzati evidenziano quanto segue:
– Visto l’elevato numero di docenti assunti ante 2015 che non hanno ottenuto il trasferimento in sede di residenza, danneggiati dagli errori dell’algoritmo con cui è stata gestita la mobilità straordinaria, che ha avvantaggiato unicamente docenti di fasi successive;
– Vista l’ulteriore beffa generata dalla procedura di conciliazione predisposta dal MIUR, che ha tutelato esclusivamente i docenti neoassunti di fase C, non sanando i molteplici errori di attribuzione sede subiti dai docenti ante Legem, costretti a ricorrere al Giudice del Lavoro per ottenere giustizia;
– Considerata la mancata applicazione della precedenza dei docenti immobilizzati nelle operazioni di assegnazione provvisoria, a seguito dell’emendamento Puglisi che ha previsto la deroga al vincolo triennale per i docenti neoassunti, generando una saturazione che ha impedito a docenti fuori sede anche da più di 15 anni di ritornare dalle proprie famiglie;
– Tenuto conto del numero abnorme di precedenze per L. 104/92 prodotte dai docenti neoimmessi in ruolo sia nelle operazioni di trasferimento che di assegnazione provvisoria, che in alcune province hanno addirittura costituito il 100% dei docenti assegnatari di cattedra;
– Vista la disparità di trattamento posta in essere a discapito dei docenti ante 2015, che hanno dovuto subire retroattivamente una Riforma che li ha penalizzati professionalmente, anche attraverso l’estensione dell’organico di potenziamento a chi aveva esperienza pluriennale, con un demansionamento illegittimo che si è pure palesato con l’inclusione negli ambiti e la chiamata diretta;
– Considerata la mole di tutele prevista per i neoimmessi in ruolo, che hanno potuto usufruire lo scorso anno del differimento della presa di servizio, restando in sede di residenza su posti a t.d. e quest’anno mediante assegnazioni provvisorie in deroga al vincolo triennale, operazione che ha generato la paralisi delle attività didattiche in tutta Italia;
Tutto ciò premesso e considerato, e alla luce del danno che i docenti immobilizzati stanno subendo dall’introduzione della Riforma e dalla gestione approssimativa delle operazioni di mobilità, si richiede per il prossimo anno scolastico la reintroduzione del vincolo triennale per i docenti neoimmessi in ruolo, al fine di prevedere mobilità territoriale e professionale con precedenza dei docenti ante Legem che non hanno ottenuto trasferimento interprovinciale, come del resto previsto dal comma 108 della L. 107/2015.
Il ripristino di ogni vincolo tutelerebbe non soltanto i docenti immobilizzati, ma anche le migliaia di docenti GAE che non hanno prodotto domanda di assunzione per evitare trasferimenti su scala nazionale, i quali sono stati beffati dal cambiamento in corso d’opera delle procedure di mobilità, in favore dei neoimmessi in ruolo.
La necessità di annullare ogni deroga al vincolo triennale per il prossimo a.s. nasce anche per tutelare i diritti dei docenti vincitori di concorso 2016, i cui posti messi a bando sono stati azzerati a causa degli errori dell’algoritmo e delle conciliazioni riservate ai docenti di fase C.