Nella Legge di bilancio approvata alla Camera il governo ha passato in rassegna molte delle problematiche che riguardano la scuola, intervenendo in modo deciso.
Si inizia, spiega La Repubblica che ne fa un largo resoconto, con l’edilizia scolastica.
L’Inail destinerà 100 milioni di euro per la realizzazione di nuove strutture e le Regioni si rendono disponibili ad aderire all’operazione facendosi carico del canone di locazione.
Per quanto riguarda le assunzioni, si incrementa la dotazione dell’organico dell’autonomia, aggregando spezzoni d’orario e vecchie classi di concorso, assegnando così ai docenti precari in cattedre a tempo determinato. La dotazione allo scopo cresce di 140 milioni nel 2017 e 400 milioni nel 2018. Sono i 25mila posti fissi (cinquemila per il sostegno) a cui vuole arrivare il Miur. Vengono assunte anche mille persone del comparto amministrativo. Tutto questo costerà in più 140 milioni di euro per l’anno 2017 e 400 milioni a decorrere dal 2018.
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Il percorso che il governo voleva iniziare con questa Legge di stabilità prevedeva l’assunzione di 80mila precari in tre anni innestando la Legge di bilancio sulle leggi delega da presentare entro fine anno. Il cammino di questo progetto, precisa La Repubblica, sarà fortemente influenzato dall’esito del referendum di domenica. Il Fondo risarcimenti supplenze (le mancate assunzioni dei supplenti storici) cresce di 2 milioni l’anno.
Con l’articolo 35-bis che si occupa del Fondo sociale occupazione ci sono tre stagioni di esonero dai contributi previdenziali fino a 3.250 euro l’anno, “al fine di promuovere forme di occupazione stabile”, per le aziende che assumono con contratto di apprendistato per la qualifica, il diploma e il certificato di specializzazione tecnica superiore. Ventisette milioni finanziano il contratto di apprendistato richiamato e l’alternanza scuola-lavoro (terzo e quarto anno superiore).
I 36 mesi di supplenze che – seguendo l’indicazione della Corte europea – non potranno essere superati (vale per gli insegnanti e il personale amministrativo) partono dal 1° settembre 2016 (e non dall’approvazione della Buona scuola, luglio 2015). O si viene assunti entro settembre 2019 o si smette di insegnare. La cosiddetta Ape sociale – pensione anticipata senza costi per chi deve usufruirne – sarà applicata anche agli insegnanti della scuola dell’infanzia e agli educatori degli asili nido.
Ci sono 15 milioni di euro – il cosiddetto Fondo Stradivari – per l’acquisto di strumenti musicali nuovi (ciascuno non potrà costare più di 2.500 euro) da parte di licei musicali e corsi preaccademici, corsi di diploma di I e II livello dei conservatori di musica, degli Istituti superiori di studi musicali e delle istituzioni di formazione musicale e coreutica.