La fotografia dell’Ipsia Ferraris di Brindisi scattata qualche settimana fa dagli ispettori dello Spesal, il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Azienda sanitaria locale, è impietoso.
La scuola ha “criticità a livello impiantistico e strutturale” e gran parte dell’edificio presenta “distacco degli intonaci all’esterno” e formazioni “di muffe e batteri e modifica dei materiali da costruzione, all’interno degli ambienti occupati”.
I periti dell’Asl nella loro relazione tecnica dichiarano: gli infissi “sono irrimediabilmente danneggiati e obsoleti” e “i singoli vetri di cui sono costituiti rappresentano un pericolo per la sicurezza di tutti gli occupanti della struttura”. La stabilità di alcuni locali sarebbe minata dai “solai intermedi e di copertura dell’edificio” che sono “di vecchia concezione” e “risultano per la loro obsolescenza e degrado visivamente ammalorati”.
A tal riguardo in un articolo de Il Fatto Quotidiano si scrive: “Nella scuola brindisina sussistono anche seri problemi negli impianti elettrici, sprovvisti di protezione delle prese, e innumerevoli infiltrazioni. Edificio inagibile, hanno quindi sentenziato, e stop alle lezioni prima che un incidente metta in pericolo la sicurezza di alunni, docenti e personale amministrativo“.