E’ stato firmato il 23 dicembre dalla ministra Valeria Fedeli l’atto di indirizzo per il 2017. La firma arriva a 24 ore di distanza dal’incontro con le organizzazioni sindacali.
Ad una prima lettura il documento sembra contrastare proprio con le aperture che la Minsitra avrebbe fatte alla presenza dei segretari nazionali dei sindacati.
La prime righe sono inequivocabili: “Proseguire nel processo di implementazione e completa attuazione della legge 107 del 2015”; qualche rigo dopo: “Avviare la costituzione di un sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita ai sei anni”.
Senza dimentica però la necessità di “valorizzare tutto il personale che lavora nel sistema di istruzione e formazione anche attraverso lo strumento del rinnovo dei contratti nazionali”.
In tutto il documento non si fa alcun cenno alla ipotesi di rivedere o anche solo di “ritoccare” la legge 107.
C’è ora da chiedersi se le certezze espresse dai sindacati in merito alla revisione delle norme sulla mobilità e sulla titolarità dei docenti (su ambito e non più su sede) siano attendibili o se, al contrario, siano soltanto un legittimo desiderio delle organizzazioni sindacali a cui, almeno per ora, non fanno riscontro né atti concreti della Ministra ma neppure sue intenzioni dichiarate.