La prossima settimana, annuncia il deputato Danilo Toninelli dal blog di Beppe Grillo, verranno messe al voto «le 105 nuove proposte di legge presentate direttamente dai cittadini».
E tra queste nuove proposte del popolo pentastellato, ci sarebbe quella, fa sapere La Stampa, che scavalca l’idea dalla ministra della Sanità Beatrice Lorenzin, protagonista della campagna per il Fertility day: «Poche nascite??? Riprogrammiamo gli orari della scuola…». Nel dettaglio, spiega La Stampa riportando la proposta dei grillini, «la giornata della scuola sarà organizzata in una mini città in cui anche le signore che lavorano nel commercio possano usufruire della scuola come luogo sicuro per lasciare i propri figli e magari farne altri senza dover lavorare».
{loadposition carta-docente}
La scuola, sempre da un punto di vista strettamente medico, è al centro della richiesta fatta da un altro iscritto al M5S per chiedere agli istituti di «gestire le lezioni in modo da non obbligare gli alunni ed i loro genitori a trasportare quotidianamente i libri di testo nel percorso casa-scuola e viceversa». In questo modo, spiega, si può «trovare un rimedio al diffuso rischio salute dei minori».
Le proposte suggerite fino ad oggi, chiosa il quotidiano torinese, sono state più di tremila e solo «sei di queste sono arrivate in Parlamento dove i portavoce hanno provveduto o stanno provvedendo a scriverne il testo di legge»: meno dello 0,2%, dunque, ma pur sempre un esempio di quella democrazia partecipata che, nelle intenzioni, è sempre stata considerata una colonna portante del Movimento.