Nel caso di adozioni nazionali e internazionali le modalità e i tempi d’iscrizione, oltre che i tempi di inserimento e la scelta delle classi in cui inserire gli alunni si possono dilatare
Lo riporta Il Sole 24 Ore specificando il caso in cui la “famiglia che adotta internazionalmente debba iscrivere il bambino o il ragazzo in una fase in cui l’iter burocratico non è ancora completato e non si è ancora in possesso del codice fiscale del minore o di tutta la documentazione definitiva, la presentazione della domanda di iscrizione online è comunque consentita anche in mancanza del codice fiscale”.
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Lo sostituisce una funzione di sistema che permette la creazione di un “codice provvisorio”, che, appena possibile, l’istituzione scolastica cui è diretta l’iscrizione on line dovrà sostituire sul portale Sidi con il codice fiscale definitivo, avvalendosi dei documenti presentati dalla famiglia in grado di certificare l’adozione avvenuta all’estero.
Inoltre è sempre possibile da parte delle famiglie, sia nei casi di adozione nazionale che internazionale, l’iscrizione cartacea anche dopo la chiusura delle procedure online, presentando la domanda di iscrizione direttamente alla scuola prescelta.
In fase di preadozione internazionale, precisa sempre Il Sole 24 Ore, l’iscrizione viene effettuata dalla famiglia affidataria direttamente presso l’istituzione scolastica prescelta.
Non è un caso che, per evidenti motivi di riservatezza, il Tribunale per i minori talvolta vieti espressamente di diffondere i dati del bambino, l’iscrizione viene effettuata dalla famiglia affidataria recandosi direttamente presso l’istituzione scolastica prescelta, quindi senza dover obbligatoriamente usare la piattaforma delle iscrizioni online.
Le linee guida suggeriscono alle scuole di inserire nel gruppo classe un alunno adottato internazionalmente non prima di dodici settimane dal suo arrivo in Italia, per quanto riguarda la fascia d’età di scuola del primo ciclo, periodo che si riduce a massimo sei settimane nel caso del secondo ciclo.
Per i bambini arrivati in Italia in età scolare rimane possibile l’iscrizione fino ad una classe inferiore rispetto all’età anagrafica al fine di favorire il benessere del minore in un momento cruciale e delicato nel quale sono prioritariamente impegnati a costruire ed intessere legami profondi con i propri genitori e familiari.