L’accordo sulla mobilità dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) porre fine a un vero e proprio scontro sociale, con migliaia di prof che lamentavano di essere “deportati” in giro per l’Italia, in particolare dal Sud ad Nord, per avere l’agognata cattedra. L’intesa è stata siglata da Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals. Non ha siglato l’intesa la Gilda, che da subito ha espresso le maggiori perplessità, per i “nodi irrisolti”.
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Anche il Moige, Movimento Italiano Genitori, in una nota, manifesta la propria perplessità: “Siamo fortemente preoccupato per il contratto sulla mobilità dei docenti, che sconfessa il valore del principio della continuità della didattica, espresso nella riforma cd ‘buona scuola’, ed ai nostri figli farà cambiare docenti”.
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“Non siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto – continua la nota – perché sconfessa la riforma, cancella uno dei pochi punti condivisibili e va in chiaro senso contrario rispetto al principio del valore della continuità didattica espresso nella riforma cd ‘buona scuola’, ovvero quello di garantire agli studenti continuità e stabilità didattica. Altissimo il rischio per i nostri figli di cambiare i docenti per il prossimo anno, in barba alla promessa espressa nella riforma”.