Evidenziando gli obiettivi che si prefigge il Comitato nazionale per l’orientamento, il ministro Letizia Moratti, presente all’incontro, ha ribadito che "l’orientamento è strumento e strategia di promozione del successo educativo e formativo, di reale esercizio della cittadinanza, di integrazione e coesione sociale".
Sull’attuale situazione dell’orientamento, il Ministro dell’Istruzione ha parlato di "un panorama variegato e frammentato", specificando che "c’è il patrimonio costituito da un lavoro quasi ventennale, che va recuperato in un’ottica di evoluzione; e c’è anche una grande richiesta, che viene da istituzioni ed operatori, di una ricomposizione e definizione di un quadro unitario in materia di orientamento".
Per cercare di mettere a punto un percorso comune finalizzato a definire l’impianto di un sistema unitario di orientamento lungo tutto l’arco della vita, a partire dalla scuola primaria, è stato costituito un "tavolo" di confronto e di coordinamento con le istituzioni, gli enti e le associazioni che su questo tema condividono competenze, ruoli e servizi.
"Il sistema di orientamento – ha aggiunto la Moratti – dovrà essere: accessibile a tutti, qualitativamente valido e interconnesso con tutte le aree della vita sociale, centrato sulla domanda più che sull’offerta; centrato sulla rete territoriale e sui soggetti che la rappresentano: la scuola, la famiglia, le regioni e gli enti locali, il mondo del volontariato e l’associazionismo, il mondo del lavoro e delle imprese".
Da questo anno scolastico il Miur ha predisposto il Piano nazionale per l’orientamento, le cui linee programmatiche d’indirizzo verranno messe a punto dal suddetto Comitato nazionale.