Home I lettori ci scrivono Ecco perché l’8 marzo io non sciopererò…

Ecco perché l’8 marzo io non sciopererò…

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Desidero ricordare la filosofa e scienziata Alessandrina Ipazia che nel mese di marzo del 415 fu lapidata da una folla di fanatici cristiani.

Ho rinunciato a tutto nella mia vita, Cirillo, a tutto: a essere moglie, amante, madre, ad avere una famiglia… per servire la mia libertà di pensiero. Non ho mai tradito e non tradirò mai coloro che contano su di me”: queste nobili parole sono una bandiera per chi considera la libertà di pensiero un valore a cui dover dedicare l’intera esistenza“.

La filosofa Ipazia merita di entrare nel novero delle donne che si sono sacrificate per altre donne ma per dare dignità a tutti.

Il pensiero del filosofo Giordano Bruno (1548 – 1600) sulle donne:

Torno a scongiurarvi tutti in generale… che dismettiate quella rabbia contumace e quell’odio tanto criminale contra il nobilissimo sesso femenile; e non ne turbate quanto ha di bello il mondo, e il cielo con suoi tanti occhi scorge. Ritornate, ritornate a voi, e richiamate l’ingegno, per cui veggiate che questo vostro livore non è altro che mania espressa e frenetico furore.

Chi è più insensato e stupido, che quello che non vede la luce? Qual pazzia può esser più abietta, che per raggion di sesso, esser nemico all’istessa natura…

Mirate chi sono i maschi, chi sono le femine. Qua scorgete per suggetto il corpo, ch’è vostro amico, maschio, là l’anima che è vostra nemica, femina. Qua il maschio caos, là la femina disposizione; qua il sonno, là la vigilia; qua il letargo, là la memoria; qua l’odio, là l’amicizia; qua il timore, là la sicurtà; qua il rigore, là la gentilezza; qua il scandalo, là la pace; qua il furore, là la quiete; qua l’errore, là la verità; qua il difetto, là la perfezione; qua l’inferno, là la felicità;…

E finalmente tutti vizii, mancamenti e delitti son maschi; e tutte le virtudi, eccellenze e bontadi son femine. Quindi la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, la bellezza, la maestà, la dignità, la divinità, cossì si nominano, cossì s’imaginano, cossì si descriveno, cossì si pingono, cossì sono.

E per uscir da queste raggioni teoriche, nozionali e grammaticali, convenienti al vostro argumento, e venire alle naturali, reali e prattiche…

De la causa principio et uno“.

Giordano Bruno (Fu arso vivo a piazza Campo de’ Fiori il 17 febbraio 1600, durante il pontificato di Clemente VIII).

 

Io l’8 marzo non sciopererò, non userò quel giorno come vuole la Cgil (scuola) per difendere solo i diritti delle donne insegnanti (e i diritti dei colleghi “maschi”?).

Ricordo che la scuola è composta da uomini e donne, da mamme e papà, da alunni e alunne. Strumentalizzare l’8 marzo è sempre un grande errore.

Il vero giorno dello sciopero contro la legge 107/2015 e contro le 8 deleghe ministeriali che stanno per essere approvate, rimane il 17 marzo 2017.

Io sciopererò il 17 marzo 2017 perchè la delega sul reclutamento è una vera follia: per il futuro reclutamento dei docenti non si riconoscono le abilitazioni già conseguite né il servizio prestato. I vincitori di concorso percepiranno 400 euro per i primi due anni e verranno mantenuti dai propri genitori. Vergogna!

Io sciopererò il 17 marzo 2017 perchè nella delega sul sostegno si superano i limiti di studenti previsti dalla L. 517/77 (20 per classe) e si mira a ridurre il numero degli insegnanti di sostegno, introducendo corsi di “aggiornamento” improvvisati per tutti gli insegnanti, per delegare progressivamente tale attività all’intero personale docente. 

Io sciopererò il 17 marzo 2017 perchè la delega sull’Istruzione professionale punta a parificarla alla Formazione professionale extra-scuola, prevedendo indirizzi di studio minimalisti e meramente esecutivi. 

Io sciopererò il 17 marzo 2017 perchè per gli alunni viene consolidato il modello del lavoro nero sotto forma di stage non retribuito. In questa delega si ribadisce la centralità dell’“alternanza scuola-lavoro”, in una forma scoperta di apprendistato gratuito, con essibilità no al 40% del monte orario, con presenze pomeridiane vincolanti per docenti ed Ata, “contratti d’opera” o erti dalle imprese tramite loro “esperti”, la valutazione dello studente come “bilancio di competenze” in base ad una presunta “cultura del lavoro”. L’“alternanza” viene introdotta con una tesina all’esame di Maturità, per sostenere il quale è obbligatorio aver svolto gli assurdi quiz Invalsi, pur non inseriti nell’esame e tolti da quello di Terza Media, grazie alla nostra mobilitazione di questi anni. 

Io sciopererò il 17 marzo 2017 perchè il ‘sistema integrato 0-6 anni’, unificato, sotto l’egida degli Enti Locali, asili-nido, scuole materne comunali e dell’Infanzia statali, abbassa notevolmente il livello della scuola dell’Infanzia pubblica (una delle migliori del mondo), con gravi rischi per i ruoli delle insegnanti, creando caos gestionali in scuole primarie già sovraccariche di pesi e di ruoli, visto che i “poli per l’infanzia” accoglierebbero in un unico plesso o in edifici vicini bambini/e no a sei anni di età nel quadro di uno stesso percorso educativo. 

Non ci sarà la “generalizzazione della scuola dell’Infanzia”, né la sua “statalizzazione”, né la “gratuità” per le famiglie. 

Io sciopererò il 17 marzo 2017 perchè queste deleghe aggravano le disastrose brutture della legge 107, dal famigerato “bonus” per i docenti “meritevoli” (i cui nomi i presidi tengono nascosti) allo strapotere dei presidi, dalla tru a di un “organico di potenziamento” utile solo a ingigantire la conflittualità tra docenti, ai ricatti pesanti sulla mobilità e sull’organico triennale, no all’obbligo di “un’alternanza scuola-lavoro” che mescola l’apprendistato gratuito ed inutile e la cialtroneria di accordi con aziende “amiche”. 

Io sciopererò il 17 marzo 2017 perchè l’approvazione delle 8 deleghe provocherà un’ulteriore, drammatica dequalificazione del lavoro degli insegnanti, sempre meno educatori e sempre più “operai intellettuali” essibili e tuttofare, a drammatico compimento di un ventennio di immiserimento materiale e culturale di una scuola che si vorrebbe “azienda” innovativa e che per lo più appare “bottegaccia” cialtrona, arruffona, gestita da presidi-padroni arroganti e incompetenti. 

Io sciopererò il 17 marzo 2017 in difesa della scuola pubblica laica statale.