Con un neanche troppo ironico comunicato Cisl Scuola prende nettamente le distanze dallo sciopero dell’8 marzo e quindi anche dai “cugini” della Flc-Cgil.
“Il diritto delle donne al riconoscimento di una piena ed effettiva parità in ambito sociale e lavorativo, il contrasto duro e determinato alla violenza di genere, la lotta a ogni forma di discriminazione e di asservimento sono per la Cisl Scuola principi inderogabili e obiettivi da assumere anche nella definizione delle proprie strategie sindacali. L’8 marzo è come sempre l’occasione per ribadirli in tutta la loro importanza, con modalità e iniziative che favoriscano il massimo di unità, coinvolgimento e condivisione“: così si apre il comunicato a firma della segretaria nazionale Maddalena Gissi.
“Per la missione che svolge – aggiunge Gissi – la scuola contribuisce in modo determinante ad affermare una cultura di dignità e rispetto, presupposto indispensabile per contrastare alla radice l’insorgere di comportamenti discriminatori: la celebrazione dell’8 marzo offrirà certamente lo spunto per dare particolare risalto a questi temi nell’azione educativa e didattica”.
La conclusione è scontata: “Pensiamo che sia questo il modo migliore per valorizzare la ricorrenza”; meno scontate le ultime due righe (ma, si sa, in genere il veleno sta proprio nella coda): “senza alcun bisogno di inseguire iniziative estemporanee che utilizzano impropriamente gli strumenti dell’azione sindacale”.
Il riferimento alla Flc-Cgil non è per nulla casuale.