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Andis: chiediamo il rinnovo urgente dei contratti scuola e Ds

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L’Andis (Associazione Nazionale Dirigenti), con una nota, segnala l’urgenza di procedere in tempi brevi al rinnovo dei contratti del comparto scuola e dei dirigenti scolastici;

“Il contratto dei dirigenti scolastici – afferma l’associazione – dovrà riconoscere anche sotto il profilo economico le accresciute responsabilità dirigenziali, sanando l’abissale sperequazione retributiva tra i dirigenti delle scuole e gli altri dirigenti pubblici (tale sperequazione è inversamente proporzionale al numero di dipendenti da gestire e al carico di competenze e responsabilità poste in capo al dirigente scolastico rispetto agli altri dirigenti delle pubbliche amministrazioni)”.

“Bisogna avviare – aggiunge – senza ulteriore indugio i concorsi per il reclutamento dei Dirigenti Scolastici e dei Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi; avviare le nuove procedure di reclutamento dei docenti e portare a conclusione tutte le procedure concorsuali iniziate nel 2016, in modo da consentire ai vincitori di assumere servizio realmente alla data del primo settembre 2017;

“Inoltre – afferma l’Andis – si deve prevedere nel nuovo contratto del Comparto Scuola i nuovi impegni di carattere organizzativo e professionale posti in capo ai docenti dalla legge 107/2015 (formazione obbligatoria, 10% per incarichi di collaborazione e coordinamento …), che non si possono più far rientrare nel meccanismo delle ore funzionali all’insegnamento, che quest’anno si è dimostrato del tutto inadeguato a riconoscere i nuovi impegni professionali dei docenti”.

“Infine – scrive l’associazione – bisogna fissare tempi certi per la costituzione degli organici e la mobilità del personale della scuola, garantendo che le norme pattizie relative alla costituzione e alla gestione del rapporto di lavoro assicurino prioritariamente il rispetto degli alunni ed il loro diritto alla continuità didattica, soprattutto in corso d’anno”.

In conclusione “bisognerà attivare al più presto i corsi di specializzazione per le attività di sostegno, in considerazione dell’alto numero di posti vacanti nel settore”