Home Alunni Prove Invalsi, inaccettabili accuse personali: i dati non sono truccati

Prove Invalsi, inaccettabili accuse personali: i dati non sono truccati

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“In occasione dello svolgimento delle prove INVALSI, sulle quali quest’anno si è rilevata la più alta partecipazione mai registrata, il Dott. Roberto Ricci dirigente di ricerca dell’istituto, è stato fatto oggetto di critiche vergognose, ispirate ai più sinistri comportamenti di diffamazione personale, che attaccano la sua credibilità professionale accusandolo di far passare per soddisfacenti dati truccati”.

Così scrive l’Invalsi in un comunicato stampa del 10 maggio, a firma della presidente Anna Maria Ajello, del direttore generale Paolo Mazzoli e dei lavoratori dell’Invalsi, ribadendo che l’istituto, nel riconfermare la stima più totale nei confronti del responsabile delle rilevazioni nazionali e di tutte le persone impegnate, accetta le critiche a patto che si limitino al confronto, o anche allo scontro, di idee e di visioni politiche.

 

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“Sono invece condannabili e inaccettabili, se si rivolgono alle singole persone esponendole a gogne mediatiche. Ritenendo poi questo tipo di attacchi lesivi della credibilità scientifica e professionale di quanti operano nell’istituto, l’INVALSI si riserva di adire le vie legali per tutelare la propria immagine pubblica”.

L’Istituto conclude: “Per quanto riguarda l’attendibilità dei dati INVALSI, che secondo gli stessi diffamatori dovrebbe passare il vaglio del MIUR o dell’ISTAT, oltre a essere pronti a qualsiasi verifica, facciamo notare che il nostro Istituto è parte del SISTAN (Sistema Statistico Nazionale), in forza di una validazione concessa dallo stesso ISTAT, ed è quindi tenuto a rispettare gli stessi standard di qualità dell’ISTAT e dei più prestigiosi enti di ricerca statistica”.

 

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