È la lettera che la DSGA di una scuola in provincia di Brescia, Elena Danesi, ha inviato alla Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
La missiva, condivisa poi sui social dalla DSGA, denuncia lo stato in cui versano le segreterie scolastiche e gli innumerevoli doveri a cui sono chiamati gli assistenti amministrativi e i DSGA.
Ecco il testo integrale della lettera:
“Buongiorno, le scrivo in un impeto di desolazione. Sono il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi di un Istituto Comprensivo della provincia di Brescia, ma potrei esserlo di qualsiasi altra scuola, non cambierebbe nulla. Ho 62 anni, faccio questo lavoro da 40 e l’ho sempre svolto con attenzione, diligenza e anche, in tempi che mi sembrano ormai troppo lontani, con entusiasmo e soddisfazione, ma ora, qualcosa sta sfuggendo di mano, perchè il trattamento che
viene riservato a noi DSGA e al personale delle segreterie scolastiche, dal MIUR, dal MEF e da tutti gli Istituti che ruotano
per motivi diversi, intorno alla scuola, rasenta lo stalking.
Non ce la facciamo più! Lavoriamo con organici sottodimensionati, il personale assente non lo possiamo sostituire, ci vengono richieste competenze che non abbiamo…da commercialista, ad ingegnere informatico ad avvocato e, vista la regolare mancanza di direttive precise e la costante minaccia di conseguenze catastrofiche, lavoriamo in uno stato di perenne ansia da prestazione.
Per favore BASTA!. Il nostro sta diventando un lavoro troppo stressante, oltre che sottopagato, non siamo impegnati per 36 ore alla settimana, mi creda, ma molte di più e lavoriamo anche la domenica e le feste comandate, cercando nel nostro tempo libero di leggere e capire le circolari, di confrontarci tra colleghi, di verificare le scadenze che sono sempre a ridosso delle comunicazioni. Ci sembra di non avere più una vita nostra. Per favore BASTA!
Una buona parte di ciò che facevano gli UST è diventato compito delle segreterie scolastiche ed anche parte di ciò che facevano altri uffici pubblici sono diventate competenza della scuola…..abbiamo scadenze che ci stanno disorientando, tutte ravvicinate, le domande di supplenza dei docenti di 2 e 3 fascia da controllare e inserire a sistema, la verifica e
completezza dei dati comunicati a Perla PA, il controllo e la trasmissione dei contratti di maternità, la verifica di cassa al 30 giugno, oltre, ovviamente, a tutto il resto: i trasferimenti, i reclutamenti, gli acquisti, le gare, il controllo e la liquidazione delle fatture, il pagamento delle competenze accessorie al personale, i PON, l’aggiornamento costante e preciso del sito web, gli stipendi, il calcolo e il versamento dell’IVA e delle eventuali ritenute, i DURC, i CIG, i controlli a Equitalia, alle Camere di Commercio, le assenze del personale, le iscrizioni ed i trasferimenti degli alunni, gli infortuni ….potrei perdermi in questo infinito elenco e tutto ciò, naturalmente, senza un centesimo in più e con il personale ridotto all’osso.
Nessuno si chiede se ce la facciamo, come davvero sono organizzate le segreterie, mi chiedo se qualcuno di voi sa cosa significhi, se qualcuno sa della nostra stanchezza, se qualcuno sa che siamo ormai al collasso, ma forse qualcuno sa e finge di non sapere.
La scuola non sono solo i docenti, dietro le quinte ci siamo noi che cerchiamo in tutti i modi di far funzionare questo meccanismo che fa acqua da tutte le parti, con piattaforme informatiche che funzionano a singhiozzo, e il più delle
volte non funzionano affatto.
Dovreste darvi una calmata, tutti quanti voi, registi di questo grande baraccone che è diventata la scuola e pensare, con umanità e buon senso alle persone che ci lavorano.
Vorrei concludere con “..certa della sua considerazione..” ma ho molti dubbi.
Comunque, ringrazio e saluto”