Per il rinnovo del contratto della Scuola, a breve partirà la contrattazione ma non ci si scosterà molto dagli 85 euro accordati a fine novembre.
Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, durante un faccia a faccia con il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, svolto il 12 luglio, sul tema della retribuzione dei docenti: lo Stato è disposto a investire nella scuola “tanti soldi quanti anche la Cgil ha sottoscritto il 30 novembre scorso”, ha ricorda la responsabile del Miur.
Che poi ha continuato. “Considero l’accordo del 30 novembre importante, perché ha già stabilito qual è la cifra media – poi si discute nel merito – per questo rinnovo contrattuale. Poi ci sono dei temi rimasti aperti, ad esempio come pesano gli 80 euro” conferiti dal Governo Renzi a coloro che percepiscono fino a 26mila euro annui lordi.
In generale, riporta l’Ansa, “se si vuole dare rilancio agli investimenti per la scuola e per la formazione l’aggancio è l’investimento sulla qualità delle retribuzioni” dei docenti, “una delle professionalità più importanti del paese”.
“Dopo aver completato la nostra verifica – stiamo facendo un confronto con le organizzazioni di rappresentanza – il Miur farà un atto di indirizzo semplificato all’Aran per aprire il prima possibile il tavolo negoziale”.
{loadposition carta-docente}
Fedeli ha anche parlato di valutazione (“sottrarsi alla valutazione non c’entra con i processi di autonomia e trasparenza, al centro della scuola ci sono gli studenti”) e di formazione dei docenti (“se non ci fosse formazione continua, sarebbe sbagliato”) e ai rumori di sottofondo della platea di docenti Fedeli ha replicato sottolineando che ci può essere una diversità di opinioni.
“La Cgil vuole rinnovare il contratto non solo per gli 85 euro – ha concluso Franco Martini della segreteria confederale della Cgil – vogliamo sanare un vulnus di partecipazione. Non si può cambiare senza o contro gli operatori della scuola. Vogliamo cominciare la discussione al tavolo il prima possibile”.
L’aumento di “85 euro deve essere confermato in legge stabilità – ha auspicato Sinopoli – siamo convinti che il governo lo farà, ma non può escludere gli 80 euro”.
Per il leader della Flc-Cgil, tra le materie di contrattazione devono rientrare anche “bonus, card del docente, formazione, orario di lavoro, su cui si deve fare un’operazione verità”.
“Chiederemo anche il superamento della chiamata diretta”.
M per la ministra sulla chiamata diretta “è stato fatto un lavoro egregio, importante e condiviso: è già un modello”.
Insomma, le due parti – Miur e sindacato – non sembrano ancora proprio vicine.
{loadposition facebook}