Home Personale NASpI 2017: attenti a modello SR 163 e buste paga

NASpI 2017: attenti a modello SR 163 e buste paga

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Dallo scorso primo luglio migliaia di docenti ed ATA a cui è scaduto il contratto il 30 giugno hanno presentato e stanno presentando in questi giorni la NASpI (ex domanda di disoccupazione ordinaria).

Bisogna prestare però attenzione ad accludere alla procedura il modello SR 163, (richiesta di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito) obbligatorio dal 2016, che in pratica certifica l’IBAN del richiedente.

Il modello SR 163 si compone di due pagine: la prima va compilata dall’interessato, la seconda va invece compilata dalla banca o dall’ufficio postale ove risiede il conto corrente.

Attenzione, il modello va presentato obbligatoriamente, pena l’esclusione della domanda. 

 

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Una volta compilato dall’interessato e dall’istituto di credito può essere inserito come allegato nella procedura di compilazione on-line oppure spedito via pec o pel all’ufficio INPS di riferimento. 

Un altro aspetto degno di nota è caratterizzato dal fatto che si sta verificando che alcuni uffici INPS non vedono tutte le buste paga dei docenti licenziati e pertanto, per poter effettuare il dovuto calcolo utile ad erogare l’indennità, hanno bisogno delle ultime tre buste paga dell’interessato. 

Anche questa fattispecie, la mancata acclusione alla domanda delle ultime tre buste paga, potrebbe quindi invalidare la domanda. Pertanto, è cosa buona e giusta prendere contatti con la sede INPS che gestisce la domanda e verificare se la pratica è completa di tutti i documenti, oppure visualizzare lo stato di avanzamento della pratica attraverso il sistema telematico sul portale “Entra in My INPS“. 

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