Tutti a scuola dai tre ai diciotto anni. E tutti a scuola in istituti che offrano corsi e percorsi formativi vari dalle otto del mattino alle sei del pomeriggio. Questi, in estrema sintesi, i due obiettivi principali del Governo britannico volti a favorire una scolarizzazione sempre più lunga in un contesto in cui soltanto il 70 per cento degli studenti in possesso del GSCE – il primo diploma della secondaria che si ottiene intorno ai quattordici anni – decide di proseguire gli studi. Per finanziare il progetto, il ministro del Tesoro ha annunciato che il Governo stanzierà una cifra straordinaria di tutto rispetto, 12 miliardi di sterline pari a circa 17 miliardi di euro. Agli studenti più poveri sarà aumentata la "paghetta" settimanale, una misura già esistente per combattere la dispersione, che dalle attuali trenta volerà fino a settantacinque sterline. Secondo le stime del Governo, questo dovrebbe convincere almeno il 90 cento degli studenti a rimanere sui banchi di scuola fino a diciotto anni. Ogni scuola primaria del Paese riceverà un finanziamento annuale di circa 36.000 sterline, mentre le scuole secondarie potranno contare su 115.000 sterline, spendibili come meglio lo riterrà opportuno il Consiglio d’Istituto. Gli studenti che versano in condizioni economiche disagiate potranno acquistare a poco prezzo un computer, ed entro il 2007 la scolarizzazione dei più piccoli sarà garantita a tutti i bambini di tre anni per almeno quindici ore settimanali. Quest’ultima notizia è stata sottolineata dal Ministro dell’Istruzione Ruth Kelly, secondo la quale, eccezion fatta per l’età vittoriana, l’attenzione che il Governo sta mostrando oggi per la scuola primaria non ha precedenti nella storia del Regno Unito.