Si susseguono le denunce per il progressivo aumento del rapporto docenti-studenti: stavolta a lanciare il grido d’allarme contro la politica di viale Trastevere è lo Snals-Confsal, che durante una riunione a Roma dei suoi segretari regionali ha rilevato "la drammaticità della situazione – si legge nel documento prodotto al termine della conferenza organizzativa – relativa agli organici dei docenti per il prossimo anno scolastico: a fronte di migliaia di nuove iscrizioni non viene garantito un corrispondente aumento di posti di insegnamento nell’organico di diritto".
Già lo scorso 7 aprile una denuncia analoga, riguardante anche l’excursus degli ultimi 8-10 anni, era stata realizzata dalla Flc-Cgil in occasione del primo anno di vita del nuovo organismo sindacale. L’esame della situazione riguardante gli organici della scuola realizzata dallo Snals si è invece focalizzata sul prossimo anno scolastico: il Miur nelle scorse settimane aveva dato ampie garanzie riguardo la sostanziale conferma degli attuali organici degli insegnanti, ma allo Snals non è bastato: "E’ urgente – ha dichiarato il segretario generale, Gino Galati, al termine dell’incontro con i segretari regionali – che il ministero riveda alcuni parametri per la definizione degli organici dei docenti. Infatti, a fronte della oggettiva e comprovata presenza di un aumento d’iscrizioni di alunni, non solo non si ha un corrispondente aumento di posti, ma, in alcuni casi, si assiste addirittura ad una paradossale riduzione degli stessi".
Per verificare quanto in effetti il rapporto docenti-studenti si sia sempre più alzato, lo Snals-Confsal ha quindi chiesto di incontrare i vertici del Miur: "vogliamo portare – ha continuato Galati – le prove documentate di una situazione che rischia di diventare esplosiva. Non è pensabile, infatti, avviare il nuovo anno scolastico con la mancanza di migliaia di posti di insegnamento in molte Regioni italiane. In sede di incontro – ha concluso Galati – chiederemo all’amministrazione scolastica di adottare provvedimenti urgenti che diano serenità al mondo della scuola nel rispetto di regole che devono innanzitutto essere pienamente rispondenti alle situazioni reali: più alunni iscritti, più insegnanti titolari".