Internet può diventare luogo privilegiato anche per i gemellaggi tra le scuole. La conferma arriva dai risultati del primo anno di vita del progetto europeo eTwinning, l’iniziativa avviata nel quadro del programma Ue-eLearning per promuovere gemellaggi e scambi di esperienze su internet, tra scuole, insegnanti e dirigenti scolastici appartenenti ai Paesi del vecchio continente. I numeri delle adesioni sono andati oltre ogni aspettativa: solo in Italia in anno si sono iscritte al progetto ben 1423 scuole tra elementari, medie e superiori ed oltre 1400 docenti. L’iniziativa, che prevede scambi didattici, esperienze pilota e arricchimento reciproco tra le scuole e i suoi partecipanti, si basa essenzialmente sulla messa a disposizione del portale lanciato dalla Commissione europea lo scorso gennaio: ciccando su www.etwinning.net è possibile mettersi in contatto i migliaia di istituti europei che hanno dato la loro adesione. Solo nella Polonia, tra le ultime nazioni ad iscriversi, in pochi mesi le scuole registrate hanno raggiunto quota 1247: in assoluto i più entusiasti sono stati gli spagnoli, con 1510 scuole coinvolte. A Linz, dove il 13 gennaio, sotto il patrocinio della presidenza austriaca di turno, è stato celebrato il primo compleanno di eTwinning, il Commissario Ue alla cultura Jan Figel ha accolto con soddisfazione queste cifre: “sono la riprova – ha detto Figel – che si possono raggiungere risultati fenomenali in modo molto semplice, ma assolutamente efficace”.
Tra le collaborazioni più interessanti c’è quella di un Liceo di Versailles con il liceo Classico Muratori di Modena per creare il primo club di Filosofia under 18 su internet, con l’obiettivo di promuovere uno spirito di riflessione e il confronto sulle diversità culturali. “Ma non solo – fa sapere il professore francese Czeslaw Michalewski, coordinatore del progetto – dal connubio virtuale tra i due licei c’è anche l’obiettivo di far crescere una maggiore coscienza della cittadinanza europea. La nostra lingua comune, che usano studenti e docenti durante le conversazioni, i dibattiti, le e-mail e i forum filosofici è ovviamente il francese”.
Legata alle terre d’origine è invece l’esperienza avviata dagli studenti dell’Ipsia “Aletti” di Trebisacce (in provincia di Cosenza) con un liceo greco di Patrasso: in questo caso la riscoperta di radici comuni è passata attraverso una riflessione approfondita sull’olivo e sull’olio, elemento base per la dieta mediterranea. Patrasso e Trebisacce hanno scelto di dialogare in inglese, anche se i risultati delle loro ricerche, riassunti su cd e su internet, saranno pubblicati sia in inglese che in greco. “In questo modo – hanno fatto sapere gli insegnanti responsabili del team – gli studenti hanno acquisito padronanza degli strumenti informatici facendo pratica dell’inglese in maniera divertente”.
Ma i progetti sull’olivo e sul club di filosofia sono solo due delle decine di gemellaggi on line promossi dalle scuole italiane e che si sono distinti per l’originalità dell’idea e l’innovazione pedagogica, in particolare attraverso l’uso delle tecnologie delle comunicazione e dell’informazione. Per quattro di questi, quelli che hanno superato a pieni voti l’esame dell’agenzia nazionale per l’eTwinning e della Commissione Ue, si sono anche aperte le porte del Design Center di Linz (Austria) dove il 15 gennaio si è conclusa la tre giorni dedicata ai gemellaggi elettronici.