Ieri, 16 ottobre, i Sindacati sono stati convocati dal Miur per discutere degli aspetti controversi della nota 1830 del 6 ottobre avente per oggetto “Orientamenti concernenti il Piano dell’offerta formativa”.
I punti critici di questa nota sono riassunti dalla Flc Cgil, che così riporta:
“La data del 31 ottobre fissata dalla Legge 107, e rimarcata dalla nota come scadenza affinché si operino eventuali revisioni al PTOF, diventa l’occasione per il MIUR di “fornire alcuni orientamenti per le attività dei collegi docenti” indirizzate ad aggiornare la progettazione anche sulle “innovazioni” introdotte dai successivi decreti legislativi.
In particolare, pur ancora in assenza di diversi provvedimenti attuativi, si fa riferimento al decreto per la promozione della cultura umanistica, e per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità.
Il MIUR richiama anche a considerare il quadro di riferimento indicato dal Piano per l’Educazione alla Sostenibilità che recepisce i Goals dell’Agenda 2030.
Nella conclusione si auspica lo sviluppo di una maggiore connessione tra le informazioni attraverso strumenti di supporto e semplificazione, per rendere possibile una lettura comparata del Piani Triennali dell’Offerta Formativa in relazione alle nuove introduzioni normative“.
I Sindacati hanno in proposito evidenziato come siamo in piena vigenza triennale del PTOF e che la Legge 107 si limita ad indicare solo una possibile revisione intermedia del Piano entro la fine di ottobre. Con la nota in questione, invece, il MIUR introduce addirittura nuove materie.
In risposta alle richieste avanzate dalle OO.SS. il Miur ha dichiarato che non sarebbe sua intenzione “prevaricare l’autonomia delle scuole né imporre una linea organizzativa, tanto meno standardizzare gli esiti della progettazione formativa, aggiungendo che il contenuto è solo ricognitivo dell’esistente e che la triennalità del PTOF non è messa in discussione“.
Al termine dell’incontro l’Amministrazione si è così impegnata a chiarire con una nota ufficiale gli aspetti più controversi del testo.