Accade al Liceo scientifico Grassi di Savona. Otto insegnanti del liceo scientifico hanno citato in causa l’istituto secondario savonese per il bonus della buona scuola istituito dal governo Renzi.
In particolare i professori (8 sugli 85 in servizio nell’anno 2015-2016) hanno avviato una causa davanti al giudice del lavoro Alessandro Coccoli contestando i criteri adottati dalla dirigenza del liceo Grassi per assegnare i premi.
RICORSO DEI DOCENTI
Secondo quanto riporta Il Secolo XIX, il dirigente scolastico avrebbe deciso di adottare un quarto criterio di valutazione “oltre ai tre previsti dalla circolare ministeriale assegnandogli il 10 per cento del punteggio” ma soprattutto avrebbe considerato prioritario il risultato di un questionario consegnato solo agli studenti delle quinte. “Con questo sistema – sostengono i ricorrenti – si agevolano alcuni professori che hanno avuto gli alunni negli ultimi anni, a discapito di chi ha insegnato nel biennio”
LE PAROLE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
“E’ una situazione complessa e per la quale abbiamo sempre dato piena disponibilità ad incontrare gli insegnanti e dare delle risposte – afferma il dirigente scolastico.
“I criteri di assegnazione del bonus definito ‘di valorizzazione della funzione docenti’ sono stati definiti da un comitato di valutazione istituto in base alla legge. Dettagliati in una scheda, sono stati resi pubblici sull’albo pretorio appena definiti, oltre un anno fa, ma nessuno li ha mai contestato. Ho fatto di tutto per evitare di arrivare a questo punto – ammette il dirigente – e mi spiace tantissimo di non esserci riuscito. Questa vicenda sta creando un’atmosfera negativa nella scuola. Sta lacerando il corpo docente”.
LE PAROLE DI UNA DELLE DOCENTI COINVOLTE
A La Tecnica della Scuola, interviene una delle otto insegnanti ricorrenti, Daniela Bova: “Abbiamo fatto ricorso per una mera questione di principio, non siamo certo ridotti cosi male da imbarcarci in questa spiacevole esperienza per pochi spiccioli. Secondo noi i criteri di valutazione già iniqui, sono anche stati applicati in maniera non adeguata. Ora non voglio entrare nel dettaglio perché la causa è ancora in corso. Vi basti sapere che il 50% della nostra valutazione si basava sul giudizio espresso dagli studenti. Nel mio caso specifico io sono stata valutata da un unico studente (davvero, un singolo studente ha deciso se sono una buona insegnante) pur avendo normalmente 70/80 studenti. Penso che questo già possa bastare, ma vi assicuro che ci sono molte altre motivazioni per il nostro ricorso. Io non affermo di essere meritevole, chiedo solo di essere valutata correttamente”