Anche in Spagna la violenza nelle scuole ha raggiunto livelli preoccupanti. Tanto che un recente accordo tra governo e sindacati prevede un’assistenza giuridica per gli insegnanti vittime di aggressioni. Arriva dal quotidiano spagnolo El Pais una notizia che traduce come meglio non si potrebbe lo stato di malessere che turba in questi mesi la scuola spagnola. Non che gli atti di violenza siano in numero preoccupante (nell’ultimo anno i casi di violenza grave sono stati il 2,7% del totale degli incidenti denunciati, un’inezia rispetto ad altri paesi come la Francia o la Germania) ma è l’escalation di questi ultimi tempi che inquieta una popolazione scolastica – alunni, docenti e dirigenti – finora poco avvezza a episodi del genere.
La misura presa dal Governo, che fornisce assistenza giuridica gratuita ai docenti in caso di denuncie per aggressione, è stata ben accolta e sostenuta dai sindacati in quanto esprime la volontà di sostenere il personale nei momenti più difficili. La misura è attualmente operativa nella sola capitale, ma potrebbe in tempi brevi estendersi a tutto il paese. Tuttavia, finora, soltanto quarantadue casi sono arrivati in giudizio, in quanto raramente i professori scelgono di denunciare gli alunni, anche in presenza di fatti gravi, preferendo – come è normale che sia – “adire” le vie pedagogiche piuttosto che quelle legali. Di contro, in Spagna, le famiglie non ci pensano due volte a perseguire penalmente i docenti se i figli sono vittime di incidenti durante le ore di lezione.
La misura presa dal Governo, che fornisce assistenza giuridica gratuita ai docenti in caso di denuncie per aggressione, è stata ben accolta e sostenuta dai sindacati in quanto esprime la volontà di sostenere il personale nei momenti più difficili. La misura è attualmente operativa nella sola capitale, ma potrebbe in tempi brevi estendersi a tutto il paese. Tuttavia, finora, soltanto quarantadue casi sono arrivati in giudizio, in quanto raramente i professori scelgono di denunciare gli alunni, anche in presenza di fatti gravi, preferendo – come è normale che sia – “adire” le vie pedagogiche piuttosto che quelle legali. Di contro, in Spagna, le famiglie non ci pensano due volte a perseguire penalmente i docenti se i figli sono vittime di incidenti durante le ore di lezione.