A Cirò Superiore, un centro dell’alto crotonese, per la prima volta il Ministro Fioroni ha illustrato l’iniziativa di coinvolgimento in un grande dibattito tutte le scuole italiane attraverso gli alunni, gli insegnanti, i dirigenti, i genitorti e gli amministratori locali.
Dopo aver detto di non avere nessuna pretesa, e ambiziione, di lasciare il suo nome legato ad un’altra riforma della scuola, il Ministro Fioroni, ha dichiarato di aver voluto iniziare proprio dalla Calabria per la particolarità in cui si al momento la regione tante volte vittima di tristi fenomeni di degrado morale quali i fenomeni mafiosi.
In proposito ha detto testualmente che “la mafia si combatte con la polizia, i carabinieri e la magistratura, ma soprattutto con un esercito di maestri”.
E’ significativo il fatto che il nuovo rappresentante del dicastero dell’Istruzione ponga l’accento sulla funzione e sul ruolo degli insegnanti chiamati in prima persona nei processi di formazione dei giovani.
Al di là di questi ed altri incontri informali che il ministro Fioroni sta conducendo con le realtà scoalastiche, sarebbe auspicabile che avviasse una vera e proria consultazione formale tra tutte le componenti della scuola e sui risultati costruisse le linee delle attività future dell’Istruzione.