Sul rinnovo del contratto, ora il Governo ha fretta. Perché le elezioni politiche sono vicine e l’assegnazione degli 80 euro, dopo ben nove anni di blocco, nelle intenzioni dell’Esecutivo potrebbe essere utile ad assicurare molti consensi da parte dei dipendenti pubblici e della scuola. Le cose, però, potrebbero andare diversamente.
È il pensiero del nostro direttore, Alessandro Giuliani, espresso nel corso della trasmissione Open Day, andata in onda il 4 dicembre su Radio Cusano.
Sugli 80 euro il malcontento è palpabile
Giuliani ha detto che l’Esecutivo in carico ha tutto l’interesse per chiudere la trattativa in breve tempo, perché spera che gli effetti positivi del rinnovo contrattuale possano poi avere delle ripercussioni positive anche sulle prossime elezioni politiche, previste probabilmente nel mese di aprile 2018.
“Sulla possibilità che le cose vadano in questo modo, ovvero che il popolo della scuola voti un partito dell’attuale maggioranza, abbiamo però più di un dubbio. Perché – ha continuato il nostro direttore – il malcontento è palpabile e un contratto deludente, con degli aumenti minimi e mai digeriti, potrebbe non bastare a convincere i lavoratori pubblici”.
È stato anche ricordato che secondo la Gilda degli insegnanti, oltre agli aumenti, il contratto è molto atteso anche per la nuova parte normativa, ma questa alla resa dei conti si potrebbe ridurre ad un ‘copia e incolla’ dell’attuale.
Disabili: dov’è la formazione per tutto il personale?
Durante la trasmissione, si è anche parlato della giornata internazionale delle persone con disabilità, svolta domenica scorsa, e del punto della situazione realizzato dal Miur sui progetti avviati per migliorare il sostegno agli alunni disabili e favorirne l’integrazione
Giuliani, a questo proposito, ha ricordato che “tutti gli insegnanti, anche curricolari, e i lavoratori Ata si sarebbero dovuti formare per trattare con gli alunni disabili: questo è uno degli aspetti della Buona Scuola, ma ad oggi è rimasto ‘lettera morta’”.
Didattica flessibile: centrale il rapporto dei presidi con gli studenti
Sollecitato sulla didattica flessibile, che secondo il vicepresidente Anp, Mario Rusconi, andrebbe attuato al posto delle occupazioni, il nostro direttore ha detto che “è fondamentale che i dirigenti scolastici abbiano un rapporto aperto con gli studenti”.
Sempre durante la puntata, si è parlato delle dimissioni inaspettate della senatrice Angela d’Onghia da sottosegretario al Miur, che hanno lasciato “di pietra” il Miur per via della mancata riforma dell’Afam: una decisione che non ha origini solo nella mancanza di risorse, ha ricordato Giuliani.