“Gli insegnanti voteranno in massa altri partiti”: è il messaggio, chiarissimo, che un gruppo di insegnanti sardi, in servizio lontano dall’Isola, tenteranno di consegnare martedì 5 dicembre all’ex premier e segretario del Pd Matteo Renzi in visita a Cagliari.
Il tentativo verrà fatto in serata, all’aeroporto di Cagliari Elmas e vuole essere un avvertimento in vista delle prossime elezioni, indirizzato anche al segretario Pd regionale Giuseppe Cucca.
L’ingiustizia senza fine…
I docenti continuano a vivere come un’ingiustizia, in particolare, le assunzioni fuori regioni, volute dal Partito Democratico attraverso la Legge 107/2015. Tranne alcune sporadiche sentenze, emesse ad esempio dai tribunali di Pisa e Como, i docenti contestatori ricordano che la grande maggioranza continua a lavorare fuori regione.
“Questa campagna elettorale sarà inutile in quanto si sono commessi gravi errori a cui non si è voluto porre rimedio per tempo. Immaginiamo che il suo viaggio abbia risentito di tutti gli svantaggi legati ai trasporti che noi viviamo quotidianamente sulla nostra pelle”.
Siamo “anta” allontanati dalle famiglie
“Siamo quarantenni, cinquantenni e sessantenni costretti ad abbandonare le proprie famiglie o a perdere il lavoro frutto di anni e anni di studio e sacrifici”.
E ancora: “Abbiamo diritto a spiegazioni e a soluzioni umane. Ci auguriamo sia finito il tempo delle ipocrisie, ma forse tutto ciò sarà chiaro solo dopo il voto”.
Non è la prima volta
I docenti avevano già tentato di recapitare una lettera alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli in occasione della sua visita – poi saltata – in Sardegna per un convegno a Cagliari. La lettera era stata consegnata comunque al sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova.
Le possibilità che stavolta vengano accolte, ad una manciata di settimane dalla fine della legislatura, sono davvero residue.