Niente dati per una scelta consapevole. Almeno fino a questo momento, il Miur non ha reso pubblici i dati sulle disponibilità per classe di concorso, posto comune e di sostegno, come aveva promesso di fare, sul Portale Unico dei dati della Scuola.
Il progetto voluto dalla buona scuola
È con il comma 136 della Legge 107 del 2015, la Buona Scuola, che viene istituito il Portale unico dei dati della scuola. Lo scopo è quello di mettere a disposizione dei cittadini per dare concreta attuazione al principio della trasparenza, un accesso libero alle informazioni e ai dati della scuola senza autenticazione o identificazione.
E nel novero di queste attività, rientra anche l’accesso libero per conoscere il numero di insegnanti assunti in ruolo per classe di concorso oppure il numero dei posti di sostegno disponibili e vacanti per ciascuna regione e provincia.
Numeri molto utili per le supplenze, ma anche ideali in chiave concorsuale e per la mobilità.
Con il bando di concorso docenti per abilitati che uscirà i primi giorni di gennaio e l’accordo sulla mobilità trovato la scorsa settimana, sarebbe proprio utile avere accesso ai dati e non procedere “al buio” come al solito.
L’unico file pubblicato dal Ministero dell’Istruzione è il Focus aggiornato lo scorso 4 settembre, un documento incompleto perché risalente ad un periodo in cui i posti non erano tutti coperti, sia, ad esempio, per quanto riguarda l’organico di fatto che le deroghe al sostegno, ma soprattutto il documento non è in open data, formato che aiuta a risalire ad informazioni utili come titolarità provinciale o quelle relativi alle supplenze.
Senza quei dati non si possono fare scelte consapevoli
A lanciare l’allarme è il MISoS, il Movimento Insegnanti di Sostegno Specializzati, che tramite un post sulla propria pagina Facebook fa notare l’importanza di questi dati: “ll Miur avrebbe dovuto pubblicare i dati delle supplenze e dei titolari sul suo portale “Portale open data del MIUR” entro settembre 2017 (come precedentemente indicato nello stesso sito, prima che sparisse questa indicazione). Ad oggi, invece, nessuna traccia di quei dati fondamentali per avere in chiaro, nell’ottica della massima trasparenza, informazioni preziose su, ad esempio, numero di supplenze dei docenti, sia al 30 giugno che al 31 agosto su posto comune e di sostegno”.
Quello che fa notare il movimento guidato da Ernesto Ciraci, è che “la conoscenza dei dati è importantissima per poter fare una seria programmazione futura del reclutamento, permettendo di capire dove saranno concentrate le maggiori carenze di docenti abilitati e specializzati sul sostegno, in quali province e regioni”. Inoltre, non è secondaria l’importanza di questi dati ai fini del prossimo concorso docenti abilitati e per la mobilità: “perché continuare a fare gli stessi errori, si chiede il presidente MISoS Ernesto Ciraci, come nel caso del concorso docenti del 2016, in cui non si conoscevano i reali posti da coprire?”.
Si attende, pertanto, una risposta da parte del Miur, che possa spiegare questo ritardo e soprattutto risolvere una situazione molto importante in prospettiva futura.