In Francia, per due milioni circa di alunni di scuola primaria (elementare e media), l’anno scolastico ha avuto inizio il 24 agosto, con notevole anticipo rispetto al calendario scolastico nazionale.
Il motivo è evidente: recuperare i giorni di vacanza per l’adozione della settimana cortissima.
Introdotta in alcune regioni del Paese, a partire dal 1991, questa settimana prevede attività scolastiche nei giorni di lunedì, martedì giovedì e venerdì. In diverse scuole, a settimane alterne, ai quatto giorni, viene aggiunta mezza giornata (mercoledì o sabato).
I genitori che godono del week end libero, appoggiano tale calendarizzazione dell’anno scolastico (finito il 10 luglio scorso), altri meno. Soprattutto sono critici gli esperti e gli insegnanti, che vedono privilegiati gli interessi degli adulti, rispetto a quelli dei ragazzi.
Concentrare le lezioni in soli quattro giorni, inoltre, aggrava il numero di ore giornaliere: la Francia, oltre all’Austria e al Belgio, è la nazione con il maggior carico di lavoro quotidiano, oltre sei ore. Carico che riguarda anche i bambini a partire dai 3 anni.
Gli insegnanti lamentano, inoltre, crescente assenteismo da parte degli alunni, e difficoltà al rientro in classe, del ritmo di apprendimento.
Non si prevedono tempi brevi di risoluzione del dibattito in corso.