Sono 407 le scuole che aderiscono quest’anno alla quarta edizione della “Notte nazionale del liceo classico”, aprendo le porte delle scuole dalle ore 18 a mezzanotte e mostrare le tante attività che accompagnano lo studio tradizionale.
Una iniziativa partita da Acireale
Un’iniziativa aperta alle famiglie degli studenti dei classici, ma anche a quelle che si apprestano ad affrontare la scelta della scuola secondaria superiore per i ragazzi ora in terza media.
Cuore e mente di questa iniziativa, sostenuta anche dal Miur, è Rocco Schembra, docente di latino e greco presso il liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, in provincia di Catania.
«La “Notte” si presenta come una vetrina del nostro curriculum di studi, per far vedere che al classico non studiamo materie obsolete e che proprio nella cultura classica riposa la chiave per la costruzione del futuro e del successo», spiega Rocco Schembra.
«E’ un momento in cui i nostri studenti possono esprimere la loro gioia di studio, di lettura, di canto, di tutti quei talenti che vengono messi in campo in queste ore. E tutto questo al di fuori delle aule scolastiche, delle costrizioni, delle dinamiche a volte un po’ perverse delle verifiche e delle interrogazioni E’ un riappropriarsi in maniera più ludica degli ambienti scolastici. Ma la cultura passa anche da questo. Il nostro vuole essere un modo alternativo di fare scuola, che va ad affiancare la didattica tradizionale».
Occasione per mostrare l’offerta del Classico
La “Notte” è anche un’occasione per mostrare la ricchezza dell’offerta di questo tipo di scuola ai ragazzi che dal 16 gennaio dovranno iscriversi alle superiori.
«E per dimostrare che il Liceo classico non è una scuola polverosa», continua Rocco Schembra, «consiglio la scelta del classico perché nel panorama scolastico è la scuola che assicura una formazione a 360 gradi, dopo la quale ci si può iscrivere a tutti gli indirizzi universitari. Questo perché la formazione logica che lo studio delle discipline classiche e lo studio della filosofia in un certo modo comportano, determina la chiave di successo presso tutte le università. I più grandi ricercatori, anche in ambito scientifico, matematico e medico sono tutti arrivati dal liceo classico».