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Dispersione scolastica, indagine del Mpi per l’a.s. 2005/2006

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L’indagine condotta dal Ministero sugli scrutini e gli esami di licenza, pubblicata il 21 novembre, fornisce un quadro generale sulla valutazione del percorso scolastico degli studenti in Italia, in termini di non ammessi agli anni successivi, di ritirati, di licenziati e di ammessi con debito.
Dall’indagine risulta che il secondo anno è il più criticoper gli studenti per quanto riguarda la mancata partecipazione al sistema scolastico e la non ammissione all’anno successivo. Al secondo anno, infatti, si ritira lo 0.8% degli alunni e non viene ammesso il 3.6%.
Superiore alla media è la percentuale dei ritirati non ufficialmente del primo anno di corso.
Gli esaminati esterni(1.3%) incontrano più difficoltà negli esami di licenza poiché solo il 90.4% viene licenziato e quasi tutti con sufficiente (85%).
La scuola a gestione statale è caratterizzata da valori di criticità doppi rispetto alla scuola non statale per quanto riguarda i non ammessi, i non licenziati e i ritirati (rispettivamente 3.0%, 0.3% e 0.7% contro 1.4%, 0.2% e 0.4%) ma nelle scuole non statali gli studenti si licenziano con voti più alti rispetto a quelli delle scuole statali (nella scuola non statale il 44.1% si licenzia con distinto, ottimo, contro il 36.5% della statale).
L’analisi territoriale evidenzia, invece, che le Isole rappresentano l’area geografica più critica d’Italia. Qui il numero di ritirati, non ammessi e non licenziati è decisamente più elevato rispetto alle altre aree (ritirati 1.1%, non ammessi 4.9% e non licenziati 0.6%).
Nel Sud gli studenti si ritirano con una frequenza significativa (0.9%) ma allo stesso tempo si ha che gli ammessi agli anni successivi risultano superiori rispetto a quelli delle altre aree geografiche italiane.
 
Per conoscere i dati nei dettagli, riportati nelle 27 pagine redatte dal Ministero, consultare il box Approfondimenti”.