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Regolamento supplenze: forse qualcosa si muove

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Dopo mesi di incontri pressochè infruttuosi e i cui contenuti sono sempre rimasti nell’ombra, finalmente ora – sul problema delle modifiche al regolamento sulle supplenze – si incomincia a sapere qualcosa grazie a due comunicati dell’Anp e dell’Andis diramati al termine di una riunione svoltasi il 5 dicembre presso la sede del Ministero.
Le modifiche proposte dal Ministero riguardano sia la procedura per il rinnovo delle graduatorie di Istituto sia le regole da seguire per il conferimento delle supplenze brevi. Se dovesse andare in porto l’idea dell’Amministrazione le graduatorie verrebbero rinnovate ogni due anni, con una procedura da avviarsi entro il 31 dicembre dell’anno scolastico precedente la vigenza e concludersi con la pubblicazione entro il 20° giorno dall’inizio delle lezioni.
Nell’anno intermedio di validità della graduatoria non sarebbe prevista alcuna possibilità di riapertura dei termini per aggiornamenti o trasferimenti.
Ciascun supplente potrà chiedere di essere incluso al massimo in 20 graduatorie di Istituto tra scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di 1° e 2° grado, istituti comprensivi (con un limite di 10 scuole fra comprensivi e circoli didattici).
Una delle novità più interessanti potrebbe riguardare la scuola dell’Infanzia e la primaria con l’introduzione della nuova tipologia di “supplenza sino a 15 giorni”.
Per questa tipologia – secondo quanto riferisce l’Andis – gli aspiranti dovrebbero esercitare una ulteriore opzione: scegliere 4 Istituzioni Scolastiche, tra le 10 già indicate. Di fatto per questa tipologia di supplenze si costituirebbe una sub-graduatoria da cui attingere per la copertura di assenze sino a 15 giorni.
Inoltre nel caso in cui un supplente rinunci ad un contratto per due volte nella stessa scuola, verrebbe collocato in coda alla graduatoria per l’anno in corso.
L’introduzione di una apposita procedura informatica da mettere a disposizione di tutte le scuole dovrebbe infine consentire di alleggerire il lavoro delle segreterie delle scuole che attualmente sono costrette a fare decine e decine di telefonate che il più delle volte non consentono neppure di coprire l’assenza.
Sulle ipotesi di modifica formulate dal Ministero i sindacati non sono molto prodighi di commenti. Solo Uil-Scuola, finora, ha espressamente dichiarato di essere nettamente contraria a qualunque forma di penalizzazione per la mancata accettazione di una supplenza.
Soddisfazione generale viene invece espressa sulla attivazione della procedura informatica che dovrebbe semplificare il lavoro delle segreterie.
Sulla questione va segnalato un intervento del viceministro Mariangela Bastico secondo la quale le nuove norme di assegnazione dei fondi alle scuole previste dalla legge finanziaria potrebbero in qualche modo facilitare la soluzione del problema:
“Le scuole – sostiene infatti il Viceministro – potranno organizzarsi, anche attraverso contratti a insegnanti, per costituire una sorta di organico funzionale dedicato, da un lato a seguire progetti delle scuole e dall’altro per le supplenze brevi, garantendo per queste tempestività di sostituzione e una qualche forma di continuità didattica”.