E’ possibile grazie alla riserva di 250mila euro destinati a interventi urgenti che la Regione ha trattenuto dopo il finanziamento straordinario di 1 milione e 700 mila euro avvenuto a settembre che ha permesso di “recuperare” dodici plessi scolastici situati in comuni in zone montane o collinari.
Il nuovo stanziamento ammonta a 213mila euro che saranno ripartiti tra le scuole che ne hanno fatto richiesta, che sono attualmente in graduatoria e che adesso si mettono al riparo dal rischio di chiudere i battenti.
I comuni sono Talla (Ar) al quale la Regione ha destinato 54mila euro per la cotruzione del nuovo edificio della scuola materna. Subbiano (Ar), dove alla scuola elementare verranno sostituiti gli infissi (102mila euro). A Monticiano (Si) saranno riconvertiti i locali della scuola elementare (32mila euro) e a Pieve Fosciana (Lu) sarà messa a norma la scuola materna (23mila euro).
Negli ultimi quattro anni la legge nazionale per l’edilizia scolastica è stata rifinanziata una sola volta, due anni fa. E’ per questo che la Regione si è attivata con un provvedimento di emergenza che ha stanziato finora circa 2 milioni di euro e salvato sedici scuole.
“Con questo intervento – spiega l’assessore all’istruzione, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini – la Regione ha dimostrato ancora una volta di essere a fianco dei Comuni che oggi si trovano alle prese con una vera e propria emergenza, provocata da anni di ritardi e contrazioni nei trasferimenti statali, una carenza di fondi che oggi crea serie difficoltà nel mantenere e nel gestire servizi tanto più essenziali in quanto costituiscono, in questi territori, un presidio contro l’abbandono della montagna”.
Il contributo della Regione si integra con le altre risorse di cui i Comuni possono disporre, in particolare con quelle per l’adeguamento antisismico.