Liberi e Uguali ha messo nel mirino la Buona Scuola approvata dal Governo Renzi e, a dire il vero, anche da molti parlamentari ex Pd, oggi confluiti in questo nuovo raggruppamento politico, che nel luglio del 2015 apparteneva al primo partito di Governo. Nei giorni scorsi era stato il presidente del Senato, leader di LeU, a dire che “La Buona Scuola ha scontentato tutti, genitori, studenti e docenti”.
Stavolta ad attaccare un “pezzo” dell’ultima riforma della scuola pubblica è stato Pierluigi Bersani, a colloquio il 15 febbraio con “Quinta colonna” su Rete4: quello relativo all’alternanza scuola-lavoro, che la Legge 107/2015 ha raddoppiato, come monte ore, nei tecnici e professionali ed introdotto per la prima volta pure nei licei. Ma che a livello qualitativo, di effettiva trasmissione delle competenze professionali, in molti casi lascia ancora molto a desiderare.
“Il meccanico del mio paese si sarebbe vergognato di non pagare…”
Riferendosi a presunte forme di sfruttamento degli studenti che svolgono esperienze in azienda, Bersani ha detto che “il meccanico del mio paese si sarebbe vergognato di non pagare a fine settimana, e mica solo lui. Oggi vedo cose terribili: tirocini, mezzi tirocini, finte alternanze scuola lavoro, bisogna sbaraccarle quelle cose li”.
Anche parlando delle possibili alleanze post voto, l’ex leader del Pd ha citato l’Istruzione: “Noi non ci alleiamo con chi non sia disposto ad affrontare sul serio le questioni lavoro, sanità e fisco progressivo. Se no ciao. Io spero che ci sarà un rapporto di forza tale che spinga tutti quelli del centrosinistra a dire il Jobs Act via”, ha concluso Bersani.
Fedeli: niente compiti a casa se ci sono gli stage
Nei giorni scorsi anche la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, aveva parlato di alternanza scuola lavoro: il 13 febbraio, partecipando a una videochat di Skuola.net, la titolare del Miur ha dichiarato che “si tende ancora a pensare che le ore di alternanza non siano parte integrante del percorso formativo. Ebbene, ci deve essere un equilibrio, una programmazione, che tenga conto anche del processo di alternanza. Per questo credo che non si possano caricare gli studenti di compiti a casa quando sono impegnati nello svolgimento di tirocini”.