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Nuovamente in commercio il ritalin

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Naturalmente la notizia ha generato sconcerto nel mondo accademico e scientifico perché è ancora in pieno fermento il dibattito sull’opportunità di somministrare psicofarmaci ai bambini.
Questo nonostante più di due settimane addietro ci sia stato un pesante avvertimento della Food And Drug Administration americana per i possibili rischi di ictus, crisi maniacali e depressive, complicazioni cardiache e morte improvvisa anche in bambini trattati con normali dosaggi.
Luca Puma, portavoce di “Giù le mani dai bambini”, ha dichiarato che i protocolli diagnostico-terapeutici che sono stati elaborati dall’Aifa e dall’Istituto Superiore di Sanità sono lacunosi. Secondo la stessa associazione l’Aifa agisce da ‘battitore libero’ prestandosi agli interessi dei produttori.
Dure critiche vengono anche dall’Università La Sapienza di Roma che per il tramite della prof.ssa Emilia Costa, della 1ª Cattedra di Psichiatria, ha dichiarato che con questo provvedimento di riammissione sul mercato del tanto contestato prodotto, “l’Aifa perde la credibilità accumulata nei decenni. Il lavoro dell’Agenzia è gravemente parziale. I motivi del comportamento, ossia i pareri tecnici, sono fortemente viziati da errori di fondo e validano solo quella parte di evidenze scientifiche utili per sostenere le loro tesi in favore dl farmaco”.
Da parte sua, Luca Cancrini della Commissione Parlamentare per l’infanzia ha affermato che “il medicinale, da solo, è sicuramente dannoso. Allontana l’adulto dalla possibilità di comprendere il disagio del bambino, che se proprio l’Aifa vuole effettuare questo farmaco, la somministrazione non dovrebbe superare i trenta giorni.
Forte l’allarme dalle associazioni di genitori e di quelle dei medici per le quali ci troviamo dinanzi a una storia già vista in altri Paesi e per il pericolo che si arriverà si arriverà all’abuso.
Nei prossimi giorni sono previste interrogazioni parlamentari.