Come al solito le idee più innovative arrivano dal continente asiatico. E questa volta è il Giappone a stare al passo con i tempi.
E’ nata, infatti, a Fukuoka (con tanto di cerimonia inaugurale) la Cyber University, un Ateneo virtuale dove, oltre alle lezioni, persino i colloqui con i professori e gli esami sono in rete.
E’ nata, infatti, a Fukuoka (con tanto di cerimonia inaugurale) la Cyber University, un Ateneo virtuale dove, oltre alle lezioni, persino i colloqui con i professori e gli esami sono in rete.
Per i nuovi “cyber students” ancora sono previsti solo due corsi di laurea quadriennale in Tecnologia dell’Informazione e in Beni Culturali.
Al progetto (gestito da un consorzio di aziende private guidate dalla Soft bank) ci lavorano circa un centinaio di docenti con la presenza di 1.300 studenti.
Il numero degli alunni è volutamente limitato per evitare di compromettere la qualità dell’insegnamento al primo anno di prova.
Al progetto (gestito da un consorzio di aziende private guidate dalla Soft bank) ci lavorano circa un centinaio di docenti con la presenza di 1.300 studenti.
Il numero degli alunni è volutamente limitato per evitare di compromettere la qualità dell’insegnamento al primo anno di prova.
Alla Cyber University le lezioni sono trasmesse in streaming audio-video e tutti i materiali (libri di testo, dispense o appunti) sono disponibili si internet in downolad giorno e notte.
Grande attenzione è stata anche dedicata al riconoscimento degli studenti, che continuamente saranno chiamati a confermare in maniera inequivocabile la loro identità.
Grande attenzione è stata anche dedicata al riconoscimento degli studenti, che continuamente saranno chiamati a confermare in maniera inequivocabile la loro identità.
Già alcune Università avevano messo in rete i propri piani di studio, ma l’unicità della Cyber University sta proprio nell’essere esclusivamente online, e di non avere quindi (a differenza degli altri Atenei) una presenza “fisica” nel territorio.