Al Miur si è tenuta un’importante informativa sugli organici del personale docente per l’anno scolastico 2018/2019.
Durante l’incontro il Ministero ha fornito una “fotografia” di quanto si prevede per il prossimo anno scolastico:
- i posti da consolidare in organico di diritto, tutti posti comuni, sono 3.530
- 800 posti dell’attuale organico potenziato saranno destinati all’Infanzia
- 1.162 saranno i posti aggiuntivi per la riforma degli Istituti Professionali
- il numero degli alunni calerà di circa 21.000 unità (-90.000 nell’ultimo triennio).
Per nulla soddisfatti i sindacati.
Con una nota unitaria, Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, “pur prendendo atto dell’incremento complessivamente previsto, ritengono che non sia assolutamente soddisfatta la necessità di mettere in campo una politica lungimirante in materia di organici, finalizzata all’ampliamento dell’offerta formativa”.
“Inaccettabile – aggiungono – il ruolo del MEF che taglia invece di investire e traduce l’impegno di spesa di circa 150 milioni definiti nella legge di bilancio 2018 e oggetto dell’accordo del 22 dicembre 2017 soltanto in 3.530 posti aggiuntivi”.
“Non si ritiene inoltre condivisibile la scelta di non stabilizzare i posti di sostegno: poiché ogni anno da tempo vengono attivati migliaia di posti in deroga, se ne deve dedurre che si tratta di posti necessari che andrebbero pertanto stabilizzati”.
“Appare poi del tutto inaccettabile l’aver ricavato l’organico potenziato dell’Infanzia all’interno dell’attuale organico, a discapito degli altri ordini di scuola”.
“Parimenti inaccettabile che, come dalle previsioni del Miur, vengano tagliati posti al sud. Questa decisione rischia di non garantire la continuità didattica per i ragazzi e nello stesso tempo di ridurre la possibilità per molti docenti di avvicinarsi a casa”, conclude la nota.
Il prossimo incontro è previsto per il 29 marzo alle 9,30.