Anche in Italia si inizia a parlare di “barcamp”, la rete internazionale di non-conferenze basata sulla collaborazione dei partecipanti: dopo una serie di iniziative riservate ai cultori della materia, nei giorni scorsi si è meritato l’attenzione dei media un evento organizzato presso il Circolo dei Lettori di Torino nello storico palazzo Graneri della Roccia, a due passi e in contemporanea con la Fiera del Libro. Il tema iniziale del “barcamp”, attorno a cui si è discusso, è stato di tipo letterario: in particolare, gli organizzatori si sono soffermati su come stanno cambiando la scrittura e l’editoria all’epoca di internet. L’evento è servito per porre dei reali interrogativi a quello che molti definiscono il sogno della scrittura sul web: si è parlato di fan fiction, di nuova poesia, di scritture collaborative, di libera editoria, di scrittura come di segno, di riviste online, di scritture al femminile, del confine tra editoria cartacea e scrittura in rete e degli altri oggetti connessi.
Arriva il “barcamp”: la conferenza-incontro senza tema
Si tratta di una modalità altamente democratica, priva di sovrastrutture, e per questo molto vicina al modo di porsi e di interagire dei giovani. Proprio per questi motivi anche a scuola, seppure per forza di cose regolata da ‘paletti’ più definiti, potrebbe essere una soluzione da considerare per alimentare il dialogo e il libero scambio di opinioni.
“La partecipazione al barcamp – hanno spiegato gli organizzatori – è come la scrittura: libera, possibile, e aperta a tutti anche perchè con la rete siamo tutti scrittori, tutti lettori, tutti editori, tutti giornalisti: si svolgerà nella stessa giornata del barcampMatera e per la prima volta in Italia due barcamp diventeranno uno solo grazie a un collegamento in diretta che manterrà in costante contatto Matera e Torino”.
I primi barcamp trattavano argomenti prettamente legati alla tecnologia e al web.
Ora si stanno programmando appuntamenti anche tematici, specialistici, verticali i cui le comunità di addetti al lavoro di particolari argomenti o tematiche si confrontano fra di loro.
All’evento, come quello di Torino, partecipa gente comune, ma soprattutto intellettuali o impegnati in qualche modo nell’intento di favorire la comunicazione: scrittori, poeti, giornalisti, editori, blogger e, naturalmente, tanti lettori-spettatori che per una volta hanno l’opportunità di dire la loro e diventare protagonisti al centro di una discussione di gruppo.