L’82,5% dei diplomati negli ITS (Istituti Tecnici Superiori) nel corso del 2016 ha trovato lavoro entro un anno dal diploma, nell’87,3% dei casi è in un’area coerente con il percorso concluso.
I dati del monitoraggio
La rilevazione si è concentrata sugli esiti occupazionali a dodici mesi dal diploma per le studentesse e gli studenti che hanno concluso i percorsi presso gli ITS fra il primo gennaio e il 31 dicembre 2016. Complessivamente sono stati monitorati, quindi, 2.774 iscritte e iscritti e 113 percorsi erogati da 64 Fondazioni (il 68,82% delle 93 Fondazioni ITS ad oggi costituite).
L’area tecnologica con il maggior numero di percorsi conclusi al 31 dicembre 2016 è quella delle Nuove tecnologie per il Made in Italy con 49 percorsi (43,4%). Seguono la Mobilità sostenibile con 18 percorsi (15,9%), le Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali – Turismo con 15 percorsi (13,3%), l’Efficienza energetica con 13 percorsi (11,5%). Osservando il dettaglio degli ambiti dell’area Nuove tecnologie per il Made in Italy, dei 49 percorsi monitorati 21 afferiscono al Sistema meccanica (42,9%), 10 al Sistema agro-alimentare (20,4%), 8 al Sistema moda (16,3%), 6 ai Servizi alle imprese (12,2%) e 4 al Sistema casa (8,2%).
Anche sul fronte degli iscritti, diplomati e occupati è l’area Nuove tecnologie per il made in Italy a prevalere con 1.182 iscritti, 963 diplomati e 808 occupati. Segue la Mobilità sostenibile con 445 iscritti, 357 diplomati e 300 occupati.
I diplomati nel periodo considerato dal monitoraggio sono stati 2.193, l’82,5% di loro ha trovato un’occupazione a dodici mesi dalla conclusione del percorso formativo, nell’87,3% dei casi in un’area coerente con il piano di studi.
Le diplomate e i diplomati che non hanno trovato lavoro sono 383, di questi 101 si sono iscritti ad un percorso universitario. Quanto alle tipologie di contratto, nel 47,45% dei casi si tratta di contratti a tempo determinato o lavoro autonomo in regime agevolato, nel 29,89% di contratti a tempo indeterminato o lavoro autonomo in regime ordinario e nel 22,65% di contratti di apprendistato.
Il Sottosegretario Gabriele Toccafondi ha espresso “piena soddisfazione per i risultati conseguiti dagli ITS in questi anni di lavoro. I percorsi sono aumentati più del 40% dal 2013, gli iscritti sono triplicati e ad oggi sono più di 10.000. Il dato dell’occupazione all’82,5% documenta che la strada intrapresa è quella giusta. Con l’aumento dei fondi decisi dal Governo nell’ultima legge di stabilità, da 13 milioni di euro l’anno a 35 milioni a decorrere dal 2020 – ha proseguito Toccafondi – si è voluto investire ancora per incrementare e migliorare i numeri, aumentando corsi ed iscritti, e soprattutto per potenziare lo sviluppo di quegli strumenti di innovazione tecnologica legati anche a Impresa 4.0. Abbiamo pensato alle nostre giovani e ai nostri giovani, abbiamo pensato alle nostre imprese, per loro abbiamo avuto il coraggio di andare avanti e finalmente oggi con soddisfazione possiamo dire: questa è una vittoria del Paese. Anche in Italia c’è un sistema non accademico professionalizzante: l’Istruzione Tecnica Superiore, gli ITS”.