Approfondire la conoscenza della costituzione italiana ed europea come strumento di formazione dei giovani cittadini per una partecipazione civile consapevole.
E’ il fine ultimo del progetto che, la Fondazione “Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia” ha proposto a tutte le scuole italiane in collaborazione con Confindustria Sicilia e Confindustria Caltanissetta, il Dipartimento della Pubblica Istruzione dell’Assessorato ai Beni Culturali e Artistici e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, e l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia.
E’ il fine ultimo del progetto che, la Fondazione “Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia” ha proposto a tutte le scuole italiane in collaborazione con Confindustria Sicilia e Confindustria Caltanissetta, il Dipartimento della Pubblica Istruzione dell’Assessorato ai Beni Culturali e Artistici e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia, il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia, e l’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia.
Il tema del percorso è “La Costituzione del Buon esempio: fai crescere la tua Regione, l’Italia, l’Europa”.
L’iniziativa si propone di far studiare la Costituzione italiana e conoscere e di far riflettere sui valori e i princìpi che sottendono al vivere civile, offrire modelli positivi, dare fiato alla fiducia, richiamare adulti e istituzioni a dare il buon esempio, affinché anche i più piccoli possano “sperimentare” il rispetto dei propri diritti, oltre il richiamo al proprio dovere.
L’iniziativa si propone di far studiare la Costituzione italiana e conoscere e di far riflettere sui valori e i princìpi che sottendono al vivere civile, offrire modelli positivi, dare fiato alla fiducia, richiamare adulti e istituzioni a dare il buon esempio, affinché anche i più piccoli possano “sperimentare” il rispetto dei propri diritti, oltre il richiamo al proprio dovere.
Il percorso, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado, anche quelle carcerarie, affronta temi di attualità come il bullismo, la prevaricazione, lo scambio dei diritti con i favori, il clientelismo, la corruzione, l’estorsione, l’usura; propone concrete attività laboratoriali per la partecipazione civile, i diritti dei minori, l’economia legale, la solidarietà, il lavoro, l’ambiente, le pari opportunità, il rispetto delle libertà.
L’iniziativa gode dell’Alto Patronato del presidente della Repubblica ed ha lo scopo di mettere in rete azioni congiunte, ognuno per la propria competenza, per un’educazione alla legalità, con l’obiettivo di contribuire a sviluppare modelli positivi.
Nel contempo si propone di far conoscere quei diritti costituzionali, che si possono e si devono tutelare, per aiutare ad acquisire consapevolezze che siano da sbarramento alla rassegnazione, al disfattismo, alla sfiducia: terreni di coltura di individualismi che portano all’arte dell’arrangiarsi e alle scorciatoie dell’illegalità.
Nel contempo si propone di far conoscere quei diritti costituzionali, che si possono e si devono tutelare, per aiutare ad acquisire consapevolezze che siano da sbarramento alla rassegnazione, al disfattismo, alla sfiducia: terreni di coltura di individualismi che portano all’arte dell’arrangiarsi e alle scorciatoie dell’illegalità.
Per ogni ulteriore informazione si può inviare una e-mail a: [email protected].