Alunni

A 11 anni con lo smartphone: cresce l’allarme insonnia

Il 54% degli alunni italiani inizia la sua vita in rete tra gli 11 e i 12, e il 12% prima dei 10 anni e aumenta anche la percentuale dei giovanissimi che non utilizza alcuno strumento di protezione del proprio profilo.

E seppure l’accesso a un social prevede un’età minima di accesso, il 47% indica quella minima per poter accedere, il 20% un’età a caso e il 23% di essere comunque maggiorenne: «così non ti prendono per un bambino».

Fragilità e ansia di prestazione

Come riporta Il Sole 24 Ore, secondo il  Presidente di Laboratorio Adolescenza, “la permanenza H24 nell’agone della piazza virtuale contribuisce ad aumentare la fragilità di una generazione di adolescenti costantemente in ansia da prestazione. Come se non bastasse sentirsi in competizione in ogni contesto in cui agiscono (dalla scuola, allo sport, a qualunque altra attività svolgano), l’essere costantemente “in vetrina” e psicologicamente dipendenti dal giudizio degli altri manifestato attraverso like e follower li rende insicuri al punto di modificare, probabilmente anche inconsapevolmente, il modo di comunicare tra di loro».

Disturbi del sonno

Solo il 6,8% del campione afferma di dormire almeno 9 ore per notte, mentre il 20% dorme addirittura meno di 7 ore. D’altra parte andando a letto tra le 22.00 e le 23.00 (55%) o dopo le 23.00 (28%), di tempo per riposare adeguatamente, specie se si è in periodo scolastico, non ne resta molto.

Inoltre, il 72% delle femmine e il 58,5% dei maschi sostiene di avere problemi ad addormentarsi (al 13% il problema si presenta spesso) e al 66% (72,3% delle femmine) capita di svegliarsi durante la notte e di non riuscire più ad addormentarsi.

Il nuovo compagno di gioco

Naturalmente il telefonino, con annesso mondo social, è l’immancabile compagno di sonno e insonnia degli adolescenti. La maggioranza degli intervistati non lo spegne prima di andare a dormire e spesso anche nel corso della notte, messaggia con gli amici.

Pasquale Almirante

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