Home Disabilità A 18 anni per legge non si è più autistici

A 18 anni per legge non si è più autistici

CONDIVIDI

Breaking News

April 19, 2025

Dl Pa, le novità per la scuola: assicurazione sanitaria per il personale estesa e nuove assunzioni di docenti di religione

Compiti vacanze di Pasqua, i genitori alla ds: “Scuola alienante, i nostri figli hanno diritto al riposo più di ogni lavoratore”

Libri di testo, prezzi di copertina per la primaria e tetti di spesa per la secondaria a.s. 2025/2026 

Elenchi aggiuntivi Gps 2025: come fare domanda senza errori? La consulenza con l’esperto

A 18 anni l’autistico cessa di essere tale e diventa una sorta di “fantasma”. Infatti è troppo grande per la scuola, per essere ancora accettato nei centri diurni, per essere seguito dagli specialisti, come i neuropsichiatri infantili.

A denunciarlo il giornalista e scrittore Gianluca Nicoletti che cerca di descrivere la situazione che si trova a vivere con suo figlio Tommy, affetto da questa patologia e che il 26 febbraio è diventato maggiorenne

“Tommy compie 18 anni il 26 febbraio e a tutti gli effetti non sarà più considerato un autistico. Entra nel limbo dei fantasmi, di quelli che qualche psicanalista d’antàn chiama ‘i post autistici’ – scrive Nicoletti – . C’è da mettersi le mani nei capelli: io per casa ho ancora a tutti gli effetti un bambino da sorvegliare come se avesse tre anni, anche se è alto due palmi più di me e pesa 90 chili. Al Caf poi mi hanno ricordato l’aspetto più ridicolo: non è più autistico quindi dovrò nuovamente rifare tutta la trafila per la 104 che scade. Spero davvero che non sia così, c’è da spararsi”.

Ma, quasi una ‘provocazione’, “il primo atto spiega all’Ansa “sarà festeggiare il compleanno di Tommy non più autistico, in una location che stiamo cercando”.

 

LA TECNICA DELLA SCUOLA E’ SOGGETTO ACCREDITATO DAL MIUR PER LA FORMAZIONE DEL PERSONALE DELLA SCUOLA E ORGANIZZA CORSI IN CUI È POSSIBILE SPENDERE IL BONUS.

{loadposition bonus}

TUTTE LE NOTIZIE SUL CONCORSO ANCHE SU TELEGRAM!

 

“Quelle del compleanno saranno anche le prime scene di un docufilm sull’autismo che stiamo girando. Il mio vuole essere un pungolo soprattutto alle famiglie, bisogna inventarsi qualcosa. Penso ad esempio all’idea che alcune possano consociarsi in piccoli gruppi, mettendo insieme contributi pubblici e beni da dare ai figli per offrire un futuro dignitoso nel ‘dopo di noi'”.