Attualità

A 45 anni dal sequestro di Aldo Moro, Indire pubblica un volume con materiali e strumenti per la ricerca storica e sociale

Il 16 marzo di 45 anni fa iniziava il “calvario” del presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse a Roma con una azione “militare” che provocò la morte dell’intera scorta di 5 agenti.
Il sequestro si concluse il 9 maggio quando il corpo dello statista venne ritrovato in una Renault 4 di colore rosso, in via Caetani, nel pieno centro della capitale, a metà strada fra la piazza del Gesù, dove c’era la sede della DC, e via delle Botteghe Oscure dove c’era la sede del Partito Comunista.

E, proprio in occasione di questa ricorrenza, l’Indire pubblica un volume dal titolo “Aldo Moro e l’Italia repubblicana. Itinerari di storia, didattica e pedagogia”.
Il testo raccoglie i contenuti emersi da un percorso formativo rivolto agli insegnanti promosso dall’Istituto, con il supporto dell’Università Telematica degli Studi IUL.
Il volume si propone ai docenti come uno strumento di formazione in grado di coniugare l’insegnamento della storia e la biografia di un protagonista della Repubblica italiana, a nozioni pedagogiche, a processi di ricerca, all’innovazione digitale, alle competenze e, nel complesso, alle nuove metodologie didattiche.

“Una delle fasi centrali della ricerca – spiegano gli autori del volume – è stata dedicata al ‘fare’ e ‘narrare’ la storia lavorando con diverse tipologie di fonti. Si tratta di una strategia didattica che ha permesso di aprire nuovi orizzonti di analisi nello studio del passato per un apprendimento basato sulla ricognizione critica, la valorizzazione della cittadinanza attiva e l’insegnamento dell’educazione civica”.
Le attività didattiche illustrate nel testo fanno riferimento alla metodologia del webquest, che molto bene si presta a sviluppare un lavoro di gruppo in rete su tematiche di storia contemporanea e di attualità.

La pubblicazione è disponibile gratuitamente nel sito di Indire ed è curata da Fausto Benedetti, dirigente di ricerca, e Giovanni Iannuzzi ed è corredata da una appendice di Gloria Bernardi arricchita da ampi riferimenti bibliografici e sitografici.

Reginaldo Palermo

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