“Non dovete avere paura. Più si è tranquilli e migliori sono i risultati”: il consiglio del Ministro Profumo ai ragazzi impegnati con gli esami è Stato preso sul serio al punto che, a pochissimi giorni dall’esame, si studia davvero poco. E infatti alla domanda “Quante ore stai studiando al giorno?”, a cui hanno risposto quasi 1.400 maturandi, il 28% ha dichiarato di passare sui libri meno di 1 ora al giorno. Il 13% studia circa 2 ore mentre 3 ore sui libri ce le passa solo l‘8% dei maturandi. L’11% ne studia 4, tra 5 e 6 ore il 18%.
Il 6% studia tra le 9 e le 10 ore al giorno mentre un ulteriore 8% al ripasso dedica più di 10 ore quotidianamente.
I maturandi 2012 sembrano abbastanza sicuri del fatto loro probabilmente perché, una volta ammessi all’esame, quasi la totalità supera le prove. Negli ultimi 12 anni i promossi all’esame sono infatti passati dal 96,3% del 2000 al 99% del 2011.
Ma, nonostante le rassicurazioni del Ministro Profumo, c’è sempre una prova che spaventa un po’ tutti: il colloquio. E’ così per il 41% dei maturandi mentre per il 27% è la 2° prova a far paura. Segue la 3ª prova che ne preoccupa il 22% mentre la 1° prova è un problema solo per il 4%. Gli intrepidi che non temono nulla sono il 3%.
Ma cosa temono i maturandi dell’orale? La prova davanti ai commissari esterni, nonostante la preparazione, presenta una serie di incognite che potrebbero far cambiare il corso degli eventi.
Ed è infatti il vuoto di memoria durante l’interrogazione finale che fa sudare freddo i maturandi. Perché se davanti ad un foglio si riflette e ci si può fermare a ragionare, l’orale impone tempi e modi di svolgimento diverso.
Se il vuoto di memoria terrorizza il 42% dei maturandi, per il 16% il problema potrebbe arrivare da un commissario esterno pignolo, che chiede dettagli ed approfondimenti laddove il maturando non ha più nulla da dire.
Per il 22% il problema potrebbe arrivare da uno scritto difficile mentre il 18% teme di non riuscire a copiare.
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