Il terrore? È anche la caccia alle streghe che in Francia, ma anche nel resto d’Europa, si sta innescando, per cui anche una rana sembra un mostro. E così un bambino di 8 anni, nel clima di psicosi innescato dalle recenti stragi di Parigi, è stato interrogato dalla polizia per sospetta apologia del terrorismo”: un reato punito ormai in modo esemplare. La direzione della sua scuola, a Nizza, aveva sporto denuncia contro Ahmed. Ma l’avvocato di famiglia non ci sta: “Siamo all’isteria collettiva – ha protestato – il mio cliente ha solo 8 anni!”. E può un bambino di 8 anni rendersi conto di certe parole?
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Ma capita pure che da un giorno all’altro, senza alcuna ragione, uno scolaro scopra che i compagni lo guardano “strano”, non giocano più con lui, lo mettono da parte. Perché, domanda allora?
“Siete dei terroristi, ammazzate la gente”, si sente rispondere.
Perché questi episodi? Forse sono il risultato di una fobia cresciuta negli ultimi mesi del 40 per cento e che, dopo la strage di Parigi, ha avuto un incremento ulteriore molto forte.
E quale può essere il risultato ultimo di questo odio e di tanta accresciuta xenofobia?