Con un certo rilievo, vogliamo evidenziare, con l’astuto stratagemma della tripla “A” tipicamente usato negli annunci pubblicitari dei giornali, l’urgente e imprescindibile richiesta fatta al segretario del Pd, Guglielmo Epifani, da parte di noti componenti politici del partito democratico lombardo, di individuare una figura competente cui affidare la responsabilità, attraverso una delega all’interno della segreteria del partito, su istruzione e formazione. Infatti nella nuova segreteria del partito, guidato da Epifani, non è stata individuata nessuna figura cui assegnare tale delega, quasi a volere indicare la secondarietà di un tema importante e centrale come quello della scuola. La richiesta fatta al segretario Epifani è arrivata con una lettera aperta del gruppo milanese del Pd che lamenta una certa disattenzione sulla linea del partito in merito alle politiche sulla scuola e sulla formazione. I firmatari di questa lettera sono in ordine alfabetico Marco Campione, Emanuele Contu, Diana De Marchi, Simona Malpezzi, Fabio Pizzul e Roberto Rampi. Per costoro la centralità di scuola e formazione, nell’agenda politica del partito, è un tema cruciale ed ineludibile, che se non attuato efficacemente non risolverà i gravi problemi del Paese. In uno dei passi della lettera si legge che c’è bisogno di una proposta politica moderna, coraggiosa e capace di privilegiare l’interesse del Paese e delle nuove generazioni. Una proposta che tenga al centro le parole d’ordine dell’autonomia scolastica, del riconoscimento e della valorizzazione degli insegnanti, della scuola come primo motore di inclusione, eguaglianza, solidarietà. La lettera continua evidenziando che c’è bisogno del punto di vista di chi va a scuola per lavorare o per apprendere e di chi nella scuola vede una risorsa per i propri figli o la propria impresa. Si chiede ancora chiarezza politica su alcuni aspetti importanti e dirimenti , come per esempio la revisione del Titolo V della Costituzione. La domanda che si pone nella missiva è : quale approccio avrà il Pd per tutto quello che concerne il cosiddetto federalismo scolastico? In buona sostanza si chiede che il Partito Democratico individui urgentemente al suo interno una figura competente di istruzione in modo che i parlamentari tutti abbiano un punto di riferimento certo per tutti i temi che riguardano l’istruzione e la formazione. Attendiamo di vedere quale sarà la risposta di Epifani a questa lettera, e siamo certi che, essendo il PD un partito ricco di deputati competenti di scuola e formazione, non tarderà ad arrivare in segreteria una delega a questo ruolo importante e centrale per la politica di questo partito.
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