“Che i topi siano ormai i padroni delle città, nel mondo, è purtroppo una drammatica realtà. Anche da noi non si sfugge. Venerdì ho convocato una riunione con Asl, Asia, Gesesa per vedere come fronteggiare il fenomeno. Però, da noi, è strano che il massimo di esplosione del fenomeno sia nelle scuole, che con l’Asl siamo costretti a chiudere. Lo dobbiamo a chi ci lavora e ai ragazzi”: lo ha detto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, in un post sulla sua pagina Facebook. “Ma – aggiunge il primo cittadino – voglio indagare… come mai il fenomeno abbia punte di esasperazione nelle scuole. Venerdì ne parleremo”.
Sembra infatti che a Benevento ci sia una escalation irrefrenabile di presenza di topi nelle scuole. Scrivono i giornali locali: “in poco più di un mese si è arrivati già a contare sette casi conclamati di «invasione» con conseguente interruzione delle attività.
Il bollettino a Benevento “da allarmante si è fatto gravissimo. I topi la fanno da padroni e disseminano i loro escrementi dappertutto, in particolare nelle scuole, esponendo gli scolari, oltre gli adulti che vi operano, alla possibile contrazione di gravi malattie”.
«Francamente non so cosa dire – dice basita la delegata municipale all’Istruzione- La reiterazione dei casi è inusitata a detta di chiunque. Posto che ogni rappresentante del mondo scolastico e istituzionale sta facendo prontamente la propria parte per fronteggiare le continue emergenze, è inevitabile a questo punto porsi qualche domanda. Ad esempio: come si spiega che a essere colpite siano sempre e solo le scuole del Comune? E come interpretare la cadenza temporale dei rinvenimenti, sempre nel fine settimana? La frequenza delle segnalazioni riguardante le scuole è ben maggiore di quelle che attengono a edifici privati. Se proliferazione è, dovrebbe esserlo ovunque. Forse è il caso di attuare modalità di derattizzazione differenti da quelle fin qui adottate? L’Asl, che ha fin qui garantito attività costante, ha le competenze per determinarsi in merito».
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