Estero

A Berlino, un rabbino e un imam alleati per diffondere idee di pace e fratellanza tra gli studenti

Per i berlinesi non è più uno choc: vedere circolare in tandem un rabbino e un imam che dispensano sorrisi ai passanti è un’immagine reale (non prodotta dall’intelligenza artificiale…) che non stupisce più nessuno. Risale, infatti, al 2018 la collaborazione tra l’imam Ender Cetin e il rabbino Elias Dray che a Berlino, in occasione di una grande manifestazione per la pace e la pacifica coabitazione, si fecero fotografare su una bicicletta a due posti assieme ad altre centinaia di persone per sottolineare che sì, è possibile vivere in pace e a stretto contatto anche se si professano religioni diverse.

Ce lo ricorda in questi giorni il Courrier International che, riprendendo un servizio dell’emittente tedesca Deutsche Welle, https://www.dw.com/de/wenn-imam-und-rabbiner-in-die-schule-kommen/a-67328755 dà notizia che i due responsabili religiosi sono di nuovo insieme, in prima linea, per tentare di chiarire ai giovani studenti tedeschi cosa sta succedendo in questi giorni in Medio Oriente dove si è drammaticamente riacceso il conflitto israelo-palestinese.  

Il rabbino e l’imam vanno in giro per le scuole berlinesi – a partire dalle elementari – per promuovere sentimenti di pace, empatia e tolleranza. L’obiettivo principale resta quello di lottare contro antisemitismo, islamofobia e ogni altra forma di razzismo e odio verso il diverso.

Il progetto di riferimento si chiama “meet2respect”, incontrarsi per rispettarsi, ed è proprio dall’incontro con le nuove generazioni che i due responsabili religiosi partono per diffondere idee di fratellanza.

Soprattutto in questo momento – hanno dichiarato alla stampa tedesca – gli insegnanti delle scuole ci chiamano come si chiamano i pompieri quando c’è da spegnere un incendio

In effetti, dopo l’attacco terroristico di Hamas e le rappresaglie dell’esercito israeliano, il dibattito tra i giovani – soprattutto nei licei – raggiunge toni pericolosi, in un Paese come la Germania particolarmente segnato, sottolinea il Courrier international, dall’antisemitismo hitleriano.

Secondo l’emittente Deutsche Welle, l’imam avrebbe ricevuto in queste settimane una telefonata ogni dieci minuti da parte di docenti che richiedono il suo intervento in ambito scolastico.

Quando si arriva a questo punto – continua l’organo d’informazione tedesco – significa che i conflitti sono già esplosi e che è tempo di intervenire in fretta.

Gabriele Ferrante

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