A Bolzano continua per tutti la didattica a distanza, sia nelle scuole dell’infanzia e sia nelle primarie in lingua italiana prchè le richieste di dai genitori sono state toppo poche.
Lo ha reso noto il Sovrintendente scolastico della provincia autonoma, spiegando che il servizio di emergenza, così proposto nei giorni scorsi e come noi avevamo pubblicato, non può essere attivato dalle scuole sul totale dei bambini attualmente frequentanti, perché hanno fatto richiesta il 6% dei bambini della scuola dell’infanzia e il 2% di bambini della scuola primaria: “Siamo consapevoli della grave situazione di emergenza che stiamo vivendo e delle difficoltà delle famiglie. Abbiamo seguito e monitorato i casi dei nostri alunni e abbiamo tenuto conto delle varie realtà familiari, adattando ogni attività ed intervento, sino ad istituire la figura del tutor per contattare personalmente le famiglie ‘disperse’. Il lavoro è stato capillare ed assiduo e ad ogni confronto si sono adeguati il servizio e l’attività”.
Fino al 16 giugno la scuola proseguirà quindi le proprie attività didattiche a distanza, come previsto dalla normativa, “facendo sì che bambini e studenti continuino a crescere e ad apprendere, nonostante tutte le difficoltà del momento. Il compito della scuola è quello di tutelare il diritto costituzionale all’apprendimento e alla formazione, questa è la sua mission. Siamo i primi ad auspicare un ritorno alla normalità, a desiderare di riavere a scuola tutti i nostri bambini e ragazzi a fare didattica in presenza; in questa fase ci preoccupiamo prioritariamente delle condizioni di sicurezza di bambini e insegnanti”.
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