Categorie: Personale

A Catania… assunti e licenziati!

La notizia viene da Catania dove 19 docenti precari, vincitori del concorso del 2012, il 26 agosto scorso si sono recati per la proposta di assunzione, con contratto a tempo indeterminato per la scuola primaria, in qualità di insegnanti di sostegno, ma la festa è durata poco.

Questi i fatti. Il solito rito delle convocazioni. Lunedì 25 agosto l’Usp aveva pubblicato una lista di circa 60 docenti cui destinare la proposta di assunzione. Poi era stata pubblicata una seconda lista con altri 19 convocati in base al criterio del recupero dei posti di sostegno. Ma evidentemente c’è stata un po’ di confusione. 

Dopo nemmeno 48 ore infatti sul sito dell’Ufficio scolastico provinciale di Catania, campeggia un avviso urgentissimo nel quale si legge: “Si dà avviso che l’ Ambito Territoriale di Palermo con decreto prot. n. 811/2 del 27 agosto 2014, pervenuto a questo Ufficio alle ore 18,00, ha rideterminato ulteriormente il numero dei posti di sostegno da recuperare per la procedura concorsuale di cui al citato DDG 82/2012. Poiché con il precedente decreto dell’Ambito Territoriale di Palermo del 25 agosto era stato determinato il recupero di n. 18 posti di sostegno primaria mentre con l’attuale decreto del 27 agosto è stato disposto che non si deve effettuare recupero di posti di sostegno per la scuola primaria ne deriva che occorre riconvocare tutti i candidati di cui all’allegato elenco a seguito della variazione delle disponibilità e del numero dei posti da attribuire per i quali resta valido il contingente pubblicato sul sito di questo ufficio”.

Nemmeno un avviso diretto, solo una comunicazione on line. Decreti che si susseguono l’uno dopo l’altro, creando confusione e delusione a tutti.

In sostanza buona parte dei primi convocati vengono riconfermati nella convocazione, e quindi nel ruolo, mentre, subito dopo, per 19 docenti si legge che viene annullata la nomina e, quasi beffardamente, vengono riconvocati per scorrimento. Uno scorrimento che difficilmente ci sarà, se tutti i precedenti avevano accettato.
Svanita così per i vincitori di concorso la speranza di un posto stabile nel solito caos all’italiana, e in particolare alla siciliana, delle convocazioni di questi giorni.

 

Silvana La Porta

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