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A Catanzaro per avvicinare gli studenti al giornalismo: Radio Campus

Radio Campus: molto coinvolgente. E’ la radio dei ragazzi e per i ragazzi. Ma è ascoltata anche dai grandi. E’ gestita da studenti. Ma è coordinata anche da due docenti di salda professionalità.
Ad un lustro dalla sua prima puntata, Radio Campus, l’etere dei giovani del Liceo Scientifico “Luigi Siciliani” di Catanzaro, guidato dal preside Aldo Romagnino, continua con le sue dirette.
Il successo è sempre immutato. Anche perché immutata rimane la ricetta vincente. Immutata è la voglia dei ragazzi che di anno in anno si danno il cambio. E immutata è anche la passione delle professoresse Maria Quartarone e Bernadette Scardamaglia che al progetto ci hanno creduto sempre dalla prima trasmissione e, ancora oggi, visti pure i risultati ottenuti, continuano a crederci.
Ospitata prima sulle frequenze di Radio Valentina di Soverato (Cz) adesso Radio Campus è sulle onde di Radio Catanzaro Centro ogni martedì (o mercoledì) dalle 15 alle 17,30.
Preparare una diretta non è cosa facile. I ragazzi ci lavorano per una settimana e un giorno prima della trasmissione si riuniscono per fare il punto della situazione e mettere sul tavolo consigli, idee e suggerimenti. Nella redazione di Radio Campus ci sono i conduttori, che sono il vero filo diretto tra studenti e uditori; i caratteristi che danno sempre un tocco di ilarità alla puntata; i segretari, che da dietro le quinte si preoccupano della scaletta e degli argomenti da trattare. E ancora ci sono i giovani impegnati nella scelta musicale tra uno spazio pubblicitario e l’altro e il gruppo stampa, due o tre studenti che, al termine di ogni puntata, forniscono le informazioni ai media locali.
Numerosi i temi trattate nelle varie trasmissioni: scuola, territorio, politica, mondo giovani e tanti altri. Molti sono pure le varie personalità politiche e religiose che hanno partecipato nei cinque anni di attività.
Da quanto si può capire Radio Campus certo non si può annoverare tra i tanti inutili e stravaganti progetti che riempiono il pomeriggio degli studenti italiani. Molti ragazzi dopo la feconda e costruttiva esperienza in Radio Campus hanno intrapreso la strada del giornalismo, non solo radiofonico ma anche e soprattutto della carta stampata, iniziando a collaborare sistematicamente per giornali e riviste, locali e non (venga perdonato il riferimento personale, ma il sottoscritto ne è un esempio!). Come dire, un reale aggancio scuola-lavoro.
Per comprendere l’importanza del progetto Radio Campus, bisogna sottolineare che nella era della digitalizzazione la radio non deve essere considerata come roba d’antiquariato. Infatti Enrico Menduni, nel firmare la prefazione di “Radioexpress. Corso di giornalismo radiofonico in 18 stazioni” (Gustavo Rosenfeld, Centro Documentazione Giornalistica, luglio 2004), scrive che “l’informazione radiofonica sembra, oggi avere caratteristiche peculiari, moderne, che la rendono particolarmente adatta alla fruizione da parte della popolazione attiva, lontana di ogni nostalgia per il passato. La prima sua carta vincente è la tempestività; se interroghiamo persone comuni sul modo con cui sono venuti a conoscenza di grandi eventi, la risposta più comune è ‘l’ho sentito alla radio’. Se proseguiamo la nostra intervista, ci rendiamo conto che, quando l’evento era veramente importante, le persone sono andate subito a cercare una conferma nelle immagini della televisione e al giornale quotidiano hanno riservato una funzione di commento. Si delinea così un paradigma noto, ma ancora attuale, di fatti trasformati in notizie che abbiamo prima ascoltato alla radio, poi visto in tv, infine letto sui quotidiani”.
Insomma con Radio Campus dalla Calabria arriva un’idea coinvolgente per rendere la partecipazione dei ragazzi più attiva e costruttiva all’interno della scuola.
Luigi Mariano Guzzo

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