La “profonda unità e armonia della iniziativa creatrice e salvifica di Dio” si manifesta attraverso dati così “evidenti” come il fatto che “le cose, gli animali e l’essere umano non possono darsi da soli l’essere”
A scriverlo con tutta la ponderatezza del caso è proprio la Gazzetta Ufficiale spagnola che in un sol colpo fa man bassa di tutti i manuale di catechesi, dei testi filosofici, delle enciclopedie teologiche. Il testo è stato pubblicato dal Boletin Oficial del Estado (Boe) e fa parte della risoluzione del Ministero dell’Istruzione e Cultura, con la quale si regola l’insegnamento della religione nelle classi elementari e medie delle scuole statali.
E questo in uno Stato che peraltro – come ricorda un editoriale del quotidiano spagnolo El Periodico – sarebbe costituzionalmente aconfessionale.
Il testo sottolinea anche come la preghiera (che “memorizza e riproduce semplici formule di richiesta e ringraziamento”) faccia parte degli “standard di apprendimento valutabili”, giustificando quindi il fatto che la materia abbia un voto in pagella come qualsiasi altra. Non limitandosi poi alle semplici conferme, la Gazzetta si addentra nel terreno teologico e ammonisce gli scettici: “L’essere umano pretende appropriarsi del dono di Dio prescindendo da Lui, e in ciò consiste il peccato”.