Didattica

A cosa servono i lavori di gruppo a scuola? I benefici dell’apprendimento cooperativo

In molti casi capita di trovarsi ad essere parte di un gruppo o, addirittura, di gestirlo. Prima di fare ciò, però, occorre conoscere le dinamiche che stanno alla base della formazione di qualunque insieme sociale. Le attività di gruppo scuola possono essere una buona occasione, per molti docenti, per proporre delle attività alternative ai propri alunni, instillare in loro la cultura del lavoro in gruppo e affinare le proprie capacità cooperative, che risultano utili in varie occasioni, dai consigli di classe ai collegi docenti. VAI AL CORSO

Creare un gruppo di lavoro non significa soltanto dividere la classe in varie parti. I gruppi, infatti, costituiscono una sfida per chi è tenuto a gestirli: un gruppo di lavoro è una fortuna, ma anche un’insidia. Esso risponde ad un’antichissima dimensione umana, che noi tutti serbiamo nel nostro patrimonio innato e appreso. Un gruppo è di fatto teatro di conflitti, schieramenti, fughe, spietatezze, ma al contempo di accordi, affetti, coesione, convivenza buona.

In ogni gruppo si liberano situazioni e comportamenti spesso amplificati, non corrispettivi delle persone in gioco. Risulta importante quindi, per i docenti interessati, studiare la cosiddetta “dinamica di gruppo”.

Ma non è tutto qui: imparare a gestire e a stare all’interno di gruppi risulta utile anche per collaborare meglio con i propri colleghi.

L’approccio della psicologia sociale

Per comprendere meglio il funzionamento dei gruppi è bene apprendere le mappe essenziali provenienti dalla psicologia sociale, la branca della psicologia che studia l’interazione tra l’individuo e i gruppi sociali, che si interseca con la sociologia.

Questa disciplina ricollega l’agire individuale e l’analisi dei processi psichici negli individui con l’analisi delle dinamiche sociali a cui questi partecipano.

Un percorso step by step

Sono molti i passi pratici che portano alla consapevolezza del “fare gruppo”: si parte dalla gestione del controllo, dall’alimentazione del senso di appartenenza e dal contenimento di soggetti collerici, aggressivi, tesi, distruttivi fino allo sblocco di soggetti in impasse, spenti, prevenuti, demotivati, e al traghettamento del gruppo verso il senso di sicurezza. Questo percorso porta a saper condurre lezioni e riunioni efficaci e inclusive e a saper negoziare su piani di studio e piani di lavoro.

Quali competenze?

Le competenze coinvolte nell’ambito della creazione e nella gestione di gruppi sono comunicative, emotive e di gestione di stress e negatività, di pedagogia attiva e del cooperative learning e di benessere personale e organizzativo.

Il corso

Su questi argomenti il corso Fare gruppo scuola: teoria e tante pratichein programma dal 17 ottobre, a cura di Pino De Sario, che si configura come una “palestra di buone pratiche di gruppo”.

Redazione

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